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Doggy bag contro spreco alimentare: annuncio pdl di iniziativa popolare

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Doggy bag


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Dal 28 giugno in Campidoglio al via la raccolta firme

L’Italia è universalmente riconosciuta come la patria della Dieta Mediterranea, dove la cultura del cibo e della ristorazione è pari solo a quella dell’arte.

Se mangiare fuori casa è diventato sempre più ricorrente anche da noi – sono ben 13 milioni gli italiani che consumano dai quattro ai cinque pasti a settimana al bar o al ristorante – il fenomeno dello spreco alimentare in termini economici e di impatto ambientale sta assumendo connotazioni preoccupanti.

Secondo alcuni studi, ogni italiano butta via 65 kg di cibo pro capite l’anno, principalmente per comportamenti sbagliati.

Gli sprechi alimentari, intesi, secondo quanto indicato dal Ministero della Salute, come “l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano, sono destinati ad essere eliminati o smaltiti” fuori casa rappresentano il 21% del totale.

La maggior parte degli sprechi alimentari, ben il 45%, avviene durante la fase di preparazione degli alimenti, il 34% è ciò che rimane nei piatti degli avventori e il 21% riguarda, infine, il deterioramento dei cibi.

Per ovviare a tutto ciò bisogna incrementare la cultura dell’uso della doggy bag, ovvero i contenitori per portare a casa gli alimenti non consumati nei locali pubblici, diffusa in molti Paesi del mondo, soprattutto in Nord America, mentre in alcuni Stati europei, come Francia, Spagna e Germania, ne vige addirittura l’obbligo.

I Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale hanno presentato un annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo «Disposizioni concernenti la riduzione di rifiuti da cibi e bevande non consumati in loco presso attività di somministrazione al
pubblico» per introdurre l’obbligo della doggy bag in Italia, per ridurre lo spreco alimentare nei ristoranti e promuovere la sostenibilità ambientale in cui si prevede l’obbligo per i ristoratori di fornire, ai clienti che lo richiedono, un recipiente per portare via il cibo non consumato e di aumentare la coscienza e la sensibilità della collettività.

I vantaggi sarebbero molteplici: riduzioni degli sprechi alimentari, salvaguardia delle scorte di cibo e risorse naturali, promozione di una cultura di consumo responsabile, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, impatto positivo sulla reputazione dei ristoranti.

I contenitori messi a disposizione dalle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande saranno, ovviamente, riutilizzabili. Viene incentivato, attraverso la previsione della possibilità di imporre una cauzione o di utilizzare altri metodi, si pensi al PAS – Packaging as a service, il contenitore riutilizzabile. Sono previste sanzioni minime con scopo educativo, non vessatorio.

L’annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare è stato pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.108 del 10-05-2023 e a breve saranno disponibili sul sito dei Circoli dell’Ambiente, i moduli da far vidimare per raccogliere le firme. In calce viene riportato il testo della norma con la relativa relazione.

Il 28 giugno prenderà il via la raccolta firme con la vidimazione del foglio numero 1 in Campidoglio, alla presenza del Segretario Regionale del Comune di Roma.
Servono 50.000 firme, ma il Presidente dei Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale, Alfonso Maria Fimiani, è convinto di raggiungere almeno il doppio della cifra.

Per ulteriori informazioni si invita a contattare la seguente mail: doggybag@icircolidellambiente.it

Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.