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Yemen: Houthi rapisce giornalista

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Disperso con la forza un sit-in pacifico

Alla luce della diffusa repressione del gruppo e delle violazioni della stampa e degli operatori dei media, una settimana fa, il gruppo ribelle Houthi dello Yemen ha rapito, nelle aree sotto il suo controllo, il giornalista Fahd Al-Arhabi

Il cronista è stato prelevato dalla sua casa ad Amran, la capitale del governatorato di Amran, nel nord dello Yemen.

L’organizzazione per i diritti umani “Rights Radar” ha chiesto al gruppo Houthi di liberarlo rapidamente.

L’organizzazione, con sede nella capitale olandese, Amsterdam, Lo ha reso noto in una breve nota sul suo account Twitter:

Chiediamo al gruppo Houthi di rilasciare rapidamente il giornalista attivista Al-Arhabi.

Il comunicato aggiungeva che Al-Arhabi era già stato sequestrato nel 2021 dallo stesso apparato per motivi legati alle sue posizioni sulle pratiche dei leader del gruppo.

L’organizzazione ha denunciato che la persistenza del gruppo nel rapire e detenere giornalisti conferma la sua insistenza nel sopprimere la libertà di stampa, ignorando tutte le richieste di rilascio di giornalisti detenuti da anni.

Il motivo della prima cattura era stato dovuto al fatto che aveva reso noto che i ribelli avevano preso d’assalto un matrimonio nella città di Amran, segregando lo sposo e i cantanti presenti in quel momento.

In un altro episodio di violenze, la milizia Houthi, sabato 17 giugno, ha attaccato e disperso un sit-in pacifico a Sana’a, che chiedeva il rilascio del direttore di Prodigy System, Adnan Al-Harazi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.