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Yemen: pressioni ONU per soluzione conflitto

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L’inviato ONU Hans Grundberg: ‘In questo momento critico, le parti hanno la responsabilità di basarsi sui progressi compiuti e compiere passi seri verso una pace duratura’

L’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha confermato la coerenza degli sforzi della comunità internazionale e l’unità dei suoi obiettivi nei confronti del Paese. Il diplomatico ha spiegato che questi sono fattori cardine per il cammino verso una pace duratura in Yemen lacerata da un conflitto che dura da più di otto anni.Nel concludere una visita a Tokyo, ha sottolineato la necessità di continuare e rafforzare la difesa internazionale per una soluzione politica sostenibile che introduca un futuro di pace e sviluppo duraturi.

L’inviato delle Nazioni Unite ha dichiarato che, durante la visita, ha avuto colloqui con il Viceministro degli Esteri giapponese Kei Takagi e funzionari del governo. Ha discusso degli sforzi in corso per sostenere le parti al fine di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a livello nazionale e la ripresa di un processo politico inclusivo e globale sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

Grundberg ha espresso i suoi ringraziamenti al Giappone per il suo incrollabile sostegno alle Nazioni Unite in termini di mediazione e sforzi di sostegno umanitario nello Yemen e per l’importante ruolo che svolge nel Consiglio di sicurezza.

Ha affermato Grundberg:

In questo momento critico, le parti hanno la responsabilità di basarsi sui progressi ottenuti e compiere passi seri verso una pace duratura. La coerenza degli sforzi della comunità internazionale e l’unità dei suoi obiettivi nei confronti dello Yemen sono fattori chiave in questo senso.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.