Breve spunto riflessivo sull’Amore transitivo
La passione amorosa si rifiuta di guardare in faccia alla realtà e anche se si trova di fronte ad un’offerta affollata di ricerche insoddisfatte continua il suo peregrinare alla ricerca dell’amore.
Rinuncia al pericolo di imbattersi in relazioni fallimentari e si tuffa nell’inquietante incertezza con la convinzione di poter trovare una storia eterna e indistruttibile.
Questa è la ragione per cui Stendhal sosteneva che:
L’amore è un fiore delizioso, ma bisogna avere il coraggio di andarlo a cogliere sull’orlo di un abisso spaventoso.
Si tratta dell’abisso che svela orizzonti di passione incontrollata e senza riguardo nei confronti della propria volontà.
Non puoi proclamare:
ti amo!
quanto invece:
sono posseduto dall’amore, dall’innamoramento, e non è stata una mia scelta, anche se ho atteso e ricercato questo momento da molto tempo.
E non ami l’altro, l’altra, quanto invece quel che l’altro, l’altra, smuove dentro di te. Senza quel tuo sublime e folle subbuglio interiore, l’altro, l’altra, sarebbe il nulla.
Quando l’amore ti possiede ti senti cambiato, cambiata, e ciò che ti affascina è l’immagine riflessa del tuo nuovo io.
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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