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Funivia Doganaccia – Corno alle Scale: progetto da portare avanti

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‘Stopparlo adesso significherebbe perdere definitivamente le risorse già stanziate’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Avanti col progetto della funivia Doganaccia – Corno alle Scale, unico impianto per collegare i versanti dell’appennino tosco-emiliano.

Stopparlo adesso significherebbe perdere risorse preziose, già stanziate, per un intervento per il quale c’è anche il nullaosta della soprintendenza.

Avanti anche con altri progetti, come il centro visite della casetta Puleddrari che però è strettamente collegato alla funivia.

Il Presidente Eugenio Giani e l’Assessore a economia e turismo Leonardo Marras rispondono così alla proposta proveniente dall’Unione comunale Pd di San Marcello Pistoiese di destinare le risorse, circa 16 milioni di euro, per realizzare altre opere.

Dicono Giani e Marras:

La funivia Doganaccia – Corno alle Scale è uno degli interventi finanziati dall’accordo di programma del 2017, firmato con la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Emilia-Romagna per adeguare le infrastrutture della montagna, ed è l’unico impianto che permetterebbe finalmente di collegare i due versanti dell’appennino tosco-emiliano.

Le risorse dell’accordo, circa 5 milioni di contributo statale, sui 10 inizialmente previsti, non sono sufficienti, perché il progetto, condiviso anche con la soprintendenza, costa quasi 16 milioni.

Proseguono presidente e assessore spiegando:

Il FUNT, Fondo unico nazionale del turismo, destina alla Toscana quasi 3 milioni, che abbiamo scelto di impegnare su quest’opera escludendo altri interventi. Fondi che non possono essere dirottati altrove e che, se le opere non si realizzano entro la fine del 2024, saranno perse.

Sarebbe un danno enorme perché la Toscana perderebbe sia le risorse dell’accordo di programma che quelle del FUNT, senza averle potute destinare ad altre infrastrutture per il turismo che hanno progetti pronti ma non sono ancora finanziate in altre aree della Regione altrettanto importanti.

Poi, sulla realizzazione del centro visite della casetta Puleddrari, aggiungono:

Stiamo anche lavorando alla destinazione di altri fondi nazionali per questo intervento, coerente con il progetto di collegamento dei due versanti appenninici, per sviluppare pienamente il sistema escursionistico della montagna.

Va da sé che senza il collegamento funiviario perderebbe di senso un investimento regionale di dimensioni consistenti anche sul centro visite.

Giani e Marras fanno poi un cenno al confronto in atto tra Ministero e Regioni appenniniche per la distribuzione a queste ultime dei primi 30 milioni per il finanziamento degli impianti e delle infrastrutture per il turismo delle zone montane, soprattutto per la sua diversificazione.

Dicono:

In questa direzione vanno i progetti del collegamento tra i versanti di Doganaccia – Corno alle Scale e della connessione con il sistema escursionistico della montagna pistoiese, ma anche le proposte di realizzazione di infrastrutture per lo sport come lo sono impianti capaci di attrarre eventi di interesse nazionale e offrire agli ospiti sia in inverno che in estate occasioni ed esperienze diversificate.

E concludono sostenendo:

Le perplessità sollevate in questi giorni sul territorio sono comprensibili, ma tutto rientra in un quadro strategico generale che condividiamo e su cui vale la pena andare avanti, convinti che in questo momento la montagna pistoiese può cogliere delle opportunità storiche, pensando ad un allargamento dell’offerta che segue i cambiamenti climatici ed impone investimenti per la transizione.