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A Pietrarsa i trenini al chiaro di Luna

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'Ferrovie in miniatura' - ph Mimmo Bafurno
'Ferrovie in miniatura' - ph Mimmo Bafurno


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Per l’apertura della mostra modellistica ‘Ferrovie in miniatura’ visitabile fino al 1° maggio ospite d’onore la Luna, vista con il telescopio

Ci sono pochi posti al mondo magici come Pietrarsa, il polo siderurgico voluto da Ferdinando II che, fino al 1975, è stato utilizzato dalle Ferrovie dello Stato come officina per la riparazione delle locomotive, poi trasformato in museo ferroviario e ora sotto la guida della Fondazione FS.
Pietrarsa non è solo treni, vale la pena visitarla per lo scenario mozzafiato che offre al visitatore sia di giorno che di notte, tanto che lo Zar di Russia, in visita a Napoli, chiese ai suoi ingegneri di copiare il progetto dell’intera area per poi impiantarlo nel suo Paese, ovviamente scenario naturale escluso.

Ieri, 28 aprile, l’inaugurazione della IV edizione dell’esposizione ‘Ferrovie in miniatura’, visitabile fino al 1° maggio.

In tutti i padiglioni vi erano diorami e plastici che riproducevano alcuni dei paesaggi più caratteristici della provincia italiana percorsa da treni, in scala Ho e N, che sfrecciavano o si fermavano in piccole stazioni di campagne.

Nel salone delle locomotive a vapore, un plastico riproduceva un angolo di ogni regione; per la Campania, ovviamente, il complesso che ospitava la mostra, per la puglia la stazione di Nardò, solo per citarne qualcuna e, chicca del plastico, un angolo di campagna dove sotto un ponte ferroviario, due “passeggiatrici” stanno parlando con un cliente.

'Ferrovie in miniatura' - ph Mimmo Bafurno
‘Ferrovie in miniatura’ – ph Mimmo Bafurno

Non solo trenini e diorami ieri sera, dicevamo, ma, complice il bel tempo, l’osservazione del cielo e della luna, sotto la guida dell’Unione Astronomi Napoletani, che hanno spiegato, a grandi e piccini, il nome di quelle lucine bianche che adornano il cielo notturno.

Vi erano due percorsi da seguire: una proiezione multimediale sulla Luna, della durata di circa 20 minuti nella sala cinema; una postazione esterna in Arena per l’orientamento in cielo e al riconoscimento delle principali costellazioni visibili ad occhio nudo, tramite l’uso di un laser puntatore, e l’osservazione della con un telescopio. Sotto la lente, Selene appariva talmente bella e vicina che sembrava di toccarla.

Alla fine della serata, complice anche il meraviglioso scenario naturale che si apriva agli occhi dei visitatori, il golfo di Napoli da Posillipo alla Penisola Sorrentina e Capri, gli immancabili “selfie” e un bacio al chiaro di Luna tra lo stupore e il mormorio silenzioso delle vaporiere, che, per una volta, hanno lasciato la scena ai sogni e all’amore.

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Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.