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‘La Monaca di Monza’ al PACTA Salone

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'La Monaca di Monza' -foto Fulvio Michelazzi
'La Monaca di Monza' -foto Fulvio Michelazzi


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In scena a Milano dal 3 al 14 maggio

Riceviamo e pubblichiamo.

Nel centocinquantenario della morte di Alessandro Manzoni dal 3 al 14 maggio al PACTA Salone di Milano, va in scena in prima assoluta, ‘La Monaca di Monza alias Suor Virginia Maria alias Marianna de Leyva’ da Manzoni, Diderot, Stendhal e gli atti del processo, per la drammaturgia e regia di Annig Raimondi, parte del progetto DonneTeatroDiritti e del palinsesto del Comune di Milano ‘Manzoni 150’.

L’interno di un convento, una grata immensa, un divisorio, un ostacolo per una storia d’amore. Qui è la Monaca di Monza, personaggio complesso, che riassume e rievoca molte caratteristiche dei diversi personaggi delle monache fra ‘600 e ‘800, dalla cronaca scandalosa alla letteratura, da Enrichetta Caracciolo a ‘La religieuse’ di Diderot, alle monache napoletane portate in luce da Stendhal.

La monaca diventa emblema di un’opposizione ai compromessi e alla violenza della società, di uno spirito moderno in cerca d’identità e libertà, portavoce di una contestazione verso i poteri civili e politici.

Marianna de Leyva, nata a Milano nel 1575 da famiglia nobile, divenuta poi Suor Virginia Maria e coinvolta in uno scandalo che sconvolse la città di Monza, è stata resa immortale dal Manzoni che, unendo verità storica e finzione letteraria, ne ‘I Promessi Sposi’ la chiamò Gertrude, la Monaca di Monza o la Signora, inquietante ‘tessitrice di trame’.

Spiega Annig Raimondi, regista e attrice:

Sulla vita della figura storica di Suor Virginia Maria esistono molti documenti.

Attingendo agli atti del processo che la riguardò, la messa in scena vuole evidenziare come la sua storia non si concluse con la sua scomparsa.

Certo, non si riuscirà mai a conoscere la verità. Proviamo però a sollevare una domanda, a riportarla in vita attraverso la relazione dei fatti, e l’indagine che ci permettono Storia e Letteratura.

Alla turbolenza del conflitto interiore e alla dinamicità delle vicende, si contrappone, quasi come un secondo processo, la staticità inquisitoria ma anche trasgressiva di uno sguardo maschile, che interviene e che penetra nella più esclusiva società di donne, in questo ‘luogo di donne’, o loro prigione.

Informazioni

Dove siamo:
PACTA Salone via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230

Per informazioni:
www.pacta.org – tel. 0236503740 – mail biglietteria@pacta.orgpromozione@pacta.orgufficioscuole@pacta.org

Orari spettacoli:
da martedì a sabato ore 20:45 | giovedì ore 19:00 | domenica ore 17:30 – lunedì riposo – Verificare sul sito gli orari

Orari biglietteria:
via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
dal lunedì al venerdì dalle ore 12:00 alle ore 15:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00 | nei giorni di programmazione, 1 ora prima dell’inizio dello spettacolo

Acquisto biglietti:
www.pacta.org e Circuito Vivaticket, online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche

Prezzi biglietti:
intero €24,00
ridotto Convenzioni, CRAL e gruppi, minimo 10 persone, €16,00
Under 25/over 60 €12,00
gruppi scuola €9,00

Spettacolo + Aperitivo, drink e stuzzicherie, presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano, lunedì – sabato 7:00 – 21:00: €19,00