Guidata da Al Jaber in un’atmosfera positiva
Il team saudita, guidato dall’Ambasciatore del Regno in Yemen, Muhammad Al Jaber, ha tenuto a Sana’a una serie di incontri, durante i quali si sono avute discussioni approfondite su molti temi legati alla situazione umanitaria. Si è parlato anche del rilascio di tutti i prigionieri, di un cessate il fuoco e di una soluzione politica globale nello Yemen.Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri saudita in una nota:
Come estensione dell’iniziativa saudita annunciata nel marzo 2021. Per l’atmosfera positiva fornita dalla tregua umanitaria nello Yemen annunciata dalle Nazioni Unite il 2 aprile 2022. Il team saudita, guidato dall’Ambasciatore, Muhammad Al Jaber, ha tenuto una serie di incontri a Sana’a.
Ha discusso in modo approfondito di molte questioni relative alla situazione umanitaria. Del rilascio di tutti i prigionieri, un cessate il fuoco e una soluzione politica globale nello Yemen. Questi incontri e discussioni sono state trasparenti, in uno spirito ottimista e atmosfera positiva.
La nota ha anche parlato della necessità di ulteriori incontri, il che porterà a raggiungere una soluzione politica globale e sostenibile accettabile per tutte le parti yemenite.
Il processo di scambio di prigionieri in Yemen, tra il governo legittimo e gli Houthi, è durato 3 giorni. L’operazione ha il fine di scambiare circa 800 prigionieri da entrambe le parti, attraverso 15 voli verso 6 aeroporti all’interno dello Yemen.
Il Ministro dell’Interno yemenita Ibrahim Ali Ahmed Haydan ha spiegato che quest’azione, avvenuta su iniziativa dell’Arabia Saudita e della Coalition to Support Legitimacy, è la più grande degli ultimi anni.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.
