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Yemen: Masam, 3.300 mine Houthi rimosse a marzo

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Il progetto saudita per liberare le terre yemenite, sin dal suo inizio, è riuscito a rimuovere 393mila e 22 mine e ordigni

Il progetto saudita per bonificare le terre yemenite dalle mine, “Masam”, ha annunciato la rimozione di 3.316 mine e di ordigni inesplosi e proiettili  piantati dalla milizia Houthi in un certo numero di governatorati yemeniti solo durante il mese di marzo in un’area di 516.858 mq

Il numero totale di mine e ordigni inesplosi rimossi durante la missione umanitaria del progetto “Masam” dal suo inizio fino ad oggi ammontava a 393mila e 22. L’area totale bonificata del territorio yemenita ha raggiunto 45 milioni 367mila e 536 mq.

Il rapporto ha sottolineato che, durante lo scorso marzo, “Masam” ha effettuato una distruzione sicura di 5.627 mine. Il tutto è parte dell’instancabile sforzo del progetto per salvare la vita di persone innocenti da ordigni. È stato in grado di riportare gli studenti lo scorso marzo alla scuola “Ahl Akkad” nel distretto di Jabal Habashi, dopo averla ripulita da mine e ordigni esplosivi e averla messa completamente in sicurezza.

Il documento ha parlato anche delle squadre di ingegneri di Masam, operanti nel distretto di Beihan del governatorato di Shabwa, che sono riusciti, lo scorso mese, a recuperare 18 mine anticarro spazzate via da piogge torrenziali nella valle di Beihan.

Il rapporto invitava i civili dei distretti di Bayhan e Asilan ad evitare di attraversare i torrenti. Ha avvertito, allo stesso tempo, del pericolo di manomissione di eventuali mine o oggetti vari e di denunciarli al fine di preservare la loro vita e l’incolumità pubblica.

Il dossier ha confermato che le squadre di ingegneri sono pronte a rispondere a qualsiasi segnalazione di emergenza di mine.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.