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‘Storie di vuoti che ospitano uomini’ a Rosy Boa

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'Storie di vuoti che ospitano uomini'


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Le opere di Marcello Oltrana Bianchi in mostra dal 4 marzo al 4 giugno ad Arezzo

Riceviamo e pubblichiamo.

Rosy Boa è lieta di invitarvi, sabato 4 marzo, ore 18:00, al secondo appuntamento con la creatività di Marcello Oltrana Bianchi, ‘Storie di vuoti che ospitano uomini’ a cura di a cura di Matilde Puleo, proseguendo l’indagine con una collezione di opere che costituisce un evento nell’evento.

Si inaugura con l’occasione, la sezione specifica di Rosy Boa interamente dedicata alla Collezione Permanente all’artista aretino.

Negli spazi della sezione permanente, sarà possibile vedere un microcosmo esemplare per decifrare e intendere l’attività di Marcello Oltrana Bianchi e ciò soprattutto grazie al numero di opere presenti nella raccolta, realizzate in un arco temporale che copre quasi tutti gli anni dell’attività del maestro aretino e che affrontano tutti i temi e le tecniche da lui trattati.

Stanze di Rosy Boa nelle quali troveremo da ora in poi, mostre interessanti per stile, tecniche e tematiche nonché per l’indubbia rilevanza dei pezzi che ne faranno parte.

La poliedrica capacità di sviluppare la propria ricerca artistica su più fronti ma con coerenza e armonia è una caratteristica costante in Marcello Oltrana Bianchi. Cambiando i soggetti, gli oggetti o le tecniche, l’artista non perde mai il filo conduttore della sua arte.

Con questa mostra che indaga le infinite possibilità di raccontare personaggi maschili che vivono nel vuoto, come nelle serie ‘Acquatica’ e ‘Storie di mare‘ del 2001, e quelli che dal vuoto vengono inghiottiti, come nei ‘Nuotatori nel piccolo mare’ del 1999, o quelli che compongono quel vuoto circoscrivendolo coi contorni del loro essere corpulenti, come nella serie delle incisioni su fondo ora, è possibile estrarre il suo progetto e vederlo come egli usi il mondo delle forme per trasfigurare il modo delle cose.

Completano la mostra la serie di ‘Visioni dal cavalletto’, alcune matrici in linoleum e il trittico centrale che accoglie il visitatore giocando con le sfumature del giallo allo scopo di raccontare altri vuoti interamente occupati da uomini corpulenti.

Nella mostra ‘Storie di vuoti che ospitano uomini’, le sagome di questi personaggi imponenti sfumano nel loro ambiente in una fusione di luci e colori che non perde l’oggetto – personaggio, il quale rimane nella memoria dell’artista e sulla carta come forma stabile e primaria, elemento fondante di una poetica che non prescinde dalla messa in discussione della realtà.

Completa la mostra il workshop intensivo di 2 giorni, 22 – 23 aprile 2023, nel quale Rosy Boa in collaborazione con «Marcello Oltrana scuola d’arte e pensiero» propone un’esperienza sulla tecnica di stampa in monotipo aperto a tutti.

L’esposizione sarà visitabile fino al 4 maggio.

Info:
info@rosyboa.itwww.rosyboa.it/rb