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Mariangela Correale, la campionessa del sorriso

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Mariangela Correale


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Intervista alla campionessa italiana di WheelChair

Umiltà e un bellissimo sorriso, che ha mantenuto durante tutta l’intervista, sono le doti principali di Mariangela Correale, atleta della nazionale italiana paralimpica della Federazione Italiana Danza Sportiva, FIDS, che al PlayHall di Riccione, si è laureata campionessa italiana di WheelChair, danza paraolimpica nella categoria freestyle, e vice campione nella categoria conventional.
Le competizioni di danza in carrozzina, ricordiamo, si sono svolte dal 10 al 12 febbraio al Centro Multifunzionale, situato nel cuore della città romagnola.

Correale, 35 anni, di Sarno (SA), ha un diploma di maestra di ballo in carrozzina di secondo livello conseguito presso il MIDAS, Maestri Italiani di Danza Sportiva, e attualmente collabora con l’associazione sportiva e scuola di ballo Gabry Dance a Poggiomarino (NA).

Purtroppo, al momento, il WheelChair non è sport olimpico, ma si spera lo diventi per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.

L’abbiamo incontrata, conversando, non solo di sport, ma soprattutto per scoprire le sue doti umane.

Quanto è stata dura arrivare al titolo di campionessa italiana?

Molto, lo sport è fatto di sacrifici e di tante rinunce. La maggior parte del tempo libero è dedicato agli allenamenti, ma quando credi in quello che fai e lo fai con passione nulla pesa.

Ho lavorato tanto anche su me stessa, perché qualsiasi tipo di sport è anche un aiuto psicofisico.

Da quanto tempo pratichi questo sport?

Ho iniziato nel settembre 2014 e l’anno successivo facevo già parte della Nazionale Italiana Paraolimpica.

Quante volte a settimana ti alleni?

Tre giorni a settimana, ma nell’approssimarsi di una competizione anche quattro o cinque giorni. Mi alleno alla scuola di danza Capridance di Poggiomarino e, tra andata e ritorno, devo percorrere circa 30 km.

Che sensazione provi quando balli?

Libertà. Riesco ad esprimere con la danza quello che non riesco a raccontare con le parole. Mi sento me stessa.

Devi dire grazie a qualcuno o solo a te stessa?

Alla mia famiglia, soprattutto a mia madre, la mia spalla forte, che mi appoggia in tutte le mie decisioni e mi è vicina in questo percorso, e poi al mio allenatore Gabriele Cretosi, che è stato il primo a credere in me.

Quale brano scegli per ballare?

Per il freestyle ‘Never say never’, anche se prima di scegliere un pezzo lo devo “sentire” mio, e poi mi confronto con il mio allenatore.

Prossimo traguardo sportivo?

Il Campionato mondiale, a fine anno, ma ancora non conosco la sede.

Ti imbarazza il tuo successo?

Fino a un mese fa ero solo Mariangela, ora, per strada mi dicono “la nostra campionessa”. Riesco a pronunciare solo un semplice “grazie”.

Di cosa ti occupi nella vita, oltre la danza?

Momentaneamente sono occupata presso il Comune di Sarno con un progetto Garanzia Giovani che termina ad aprile. E speriamo venga rinnovato.

Sogno nel cassetto?

Premesso che sono felice, ovviamente cerco sempre un qualcosa in più, come l’indipendenza economica, andare a vivere da sola, costruirmi una famiglia.

Che consiglio daresti a una persona diversamente abile?

Prima di tutto non chiudersi in sé stessi, avere autostima.

Ognuno di noi è nato con un talento e dovrebbe essere compito dei genitori ricordarlo ogni momento.

Spero di essere di esempio a qualcuno che ancora non ha realizzato il proprio sogno. Bisogna superare i tabù della società in cui viviamo.

Qual è il tuo piatto preferito? Ti piace cucinare?

Adoro la carbonara. Sì, mi piace cucinare, anche se non faccio piatti elaborati.

Cantante preferito?

Ultimo.

Ultimo libro che hai letto?

‘Le parole che non ti ho detto’ di Nicholas Sparks, è uno scrittore che mi rispecchia molto.

Chi è la/il tua migliore amica/amico?

Non ho una migliore amica o un migliore amico, ma sono circondato da tante persone che mi vogliono bene.

Hai mai pensato di scrivere un libro?

No, in commercio ci sono già troppe persone che si raccontano, anche perché ognuno di noi ha una storia, per cui, a volte, mi chiedo a chi mai potrebbe interessare la mia.

Se ora avessi una bacchetta magica, cosa faresti?

Cambierei il mondo, oppure… andrei a fare un giro sulla Luna.

Un messaggio per i nostri lettori?

Credete nei vostri sogni e non mollate mai!

Grazie Mariangela, per il tuo tempo e per il tuo sorriso. Alla prossima vittoria.

Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.