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Yemen: Houthi assediano Taiz

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Viaggiatori arrestati ai posti di blocco

Le violazioni della milizia Houthi contro la popolazione delle aree che controlla nello Yemen non si fermano.

Sono state infatti imposte maggiori restrizioni ai viaggi dei giovani verso la città di Aden, la capitale provvisoria del Paese, per paura che si uniscano alle forze governative e decine di loro sono stati arrestati ai posti di blocco tra le zone alla periferia del governatorato di Taiz.

Secondo i residenti locali, i checkpoint del gruppo sciita nell’area di Al-Rahda del governatorato di Taiz sono diventati un centro per la cattura di giovani uomini in viaggio verso Aden.

I residenti hanno aggiunto che i miliziani hanno prelevato i giovani dalle auto o dagli autobus del trasporto pubblico per iniziare a interrogarli.

Ricordiamo che, secondo “Asharq Al-Awsat”, lo scorso mese un’organizzazione per i diritti umani ha annunciato di aver documentato l’uccisione di circa 300 detenuti sotto tortura nelle carceri e nei centri di detenzione della milizia Houthi nei governatorati sotto il suo controllo.

Taiz soffre soprattutto delle azioni degli Houthi, poiché è sotto un soffocante assedio, soprattutto dopo che le milizie hanno ostacolato gli sforzi internazionali per estendere il cessate il fuoco per la terza volta.

Il 2 agosto le Nazioni Unite avevano infatti annunciato che le parti yemenite avevano concordato di estendere l’armistizio per altri due mesi, secondo le stesse condizioni, fino al 2 ottobre 2022.

Tuttavia, le milizie Houthi hanno ostacolato per la terza volta il prolungamento di quella tregua, imponendo condizioni inaccettabili.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.