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Siamo tutti Apprendisti in un mondo di Maestri

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Apprendista


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Ricordatevi che la Massoneria è un’istituzione, e che le nostre istituzioni non si misurano con la vita degli uomini; ricordatevi che, riorganizzata da poco e da meno accettata come una forza civile, vivente e vigorosa, deve giustificare la sua esistenza dinanzi alla storia con la vita operosa e civile, ricordatevi, in ultimo, che come i nostri maggiori nelle Logge, accettarono il compito di ricostruire materialmente la Patria, così noi, se vogliamo essere degni di loro, dobbiamo accettare quello di ricostruirla moralmente.
Ernesto Nathan

La vita profana mi ha fatto incontrare tantissime persone che per motivi diversi mi hanno insegnato o volevano sempre insegnarmi qualcosa; tanti mi hanno sicuramente trasmesso molto, ma altri si sono arrogati un diritto che non avevano, sia perché non avevano nulla su cui istruire – sono seria! – sia perché per educare si dovrebbe prima “sapere”.

La vita profana è piena di chi ha sempre qualcosa da suggerirti, c’è sempre qualcuno pronto a dirti cosa fare.

Parole, parole, parole… centinaia, migliaia di parole. Concetti buttati lì, teorie campate in aria, semplici punti di vista.

Oh mamma mia, ma quanto parla la gente!

Mai nessuno che si chiede se l’altro abbia veramente voglia di ascoltare e di imparare.

Il mondo profano ha un chiacchiericcio di sottofondo, a tratti fastidioso. Mi verrebbe la voglia di mettermi le mani sulle orecchie, come fanno i bambini!

Non sempre si può, ma a volte si finge di prestare attenzione a quello che il “maestro” di turno sta cercando per forza di inculcarti.

Poi, però, arrivi sulla soglia della Loggia, stai per entrare nel Tempio e… improvvisamente cambia tutto, non importa quale sia il tuo grado, nel Tempio sei un Apprendista per sempre.

Qualcuno potrebbe non essere d’accordo e ribattere che si è Maestri per sempre, perché è il 3° grado quello che conta, ma io che sono arrivata al 3° ed oltre, so per certo che sarò per sempre un’Apprendista.

Una volta varcato l’uscio e messo piede nel Tempio, succede quello che non accade nel mondo profano… è il Massone che ha sete di imparare. Da tutto e da tutti.

Del percorso iniziatico fatto mi piace quello che ho appreso.

Impari dal silenzio che ti circonda nel Tempio quando ti ritrovi lì da solo, quando ti ritrovi con tutti i tuoi Fratelli, che sia nel pieno dei lavori o nel momento della ricreazione.

Impari sempre. Impari e basta. Impari ad imparare.

Con i rumori degli operai che lavorano nell’officina di sottofondo, ho esercitato il mio orecchio all’ascolto, per cogliere le sagge parole dei miei fratelli, soprattutto quelli più anziani, distinguendo quello che veramente fosse necessario assimilare, soprattutto per il mio arricchimento spirituale e massonico, una sorta di “ascolto selettivo”.

Credo che l’esperienza meravigliosa dell’essere Apprendista sia altamente formativa per il resto del proprio percorso massonico.

Ognuno di noi dovrebbe avere il proprio suono personale e il suo ascolto dovrebbe renderlo euforico e vivo, o silenzioso e tranquillo… È un dato di fatto, uno dei suoni più importanti – e per me il suono per definizione – è il totale, assoluto silenzio, André Kostelanetz, dava questa definizione al silenzio.

Mi piace pensare che sia così anche per noi Massoni. Immagino che ogni Fratello in quel Silenzio rituale, noto solo a noi, trovi la forza, l’energia, la voglia, l’entusiasmo, la caparbietà e la costanza di scavare dentro di sé per far uscire sempre la sua parte migliore e le parole che mai avrebbe pensato di pronunciare

Tacere per udire.

Tacere per sapere cosa dire.

Essere un Apprendista all’interno del Tempio per essere un Maestro degno nella vita profana.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.