4/5 – Gioca con me, gioca per me
Stai bussando incessantemente alla porta che ci divide; più fai così, e maggiormente dilati i tempi per incontrarci, semmai decida di farlo.
Avverto tutta quanta la tua paura; l’incertezza è tornata a visitarti, e vorresti da me la soluzione al problema. Hai avuto così tante cose dalla vita; e adesso, per non riuscire a gestire qualcosa che è al di fuori del tuo dominio volitivo, sbatti la testa a quella porta, pretendendo da me la maestria.
Hai conosciuto l’amore; e attraverso di te e di chi ami, è arrivata pura gioia amplificata, che ha tutto il diritto di essere e di scoprire, ciò che nella Dimensione Spirituale si è prefissato.
Uno, due, tre… quattro; conta i giorni nel tuo cuore; comincia a ricordare tutte le volte in cui ti sei smarrito, credendo di esserti perso.
Hai lo sguardo basso da mesi, respiri a malapena e non guardi più il cielo come prima; nessuno riesce a starti accanto e i tuoi occhi sono mutati in luminosità; cosa vuoi? Chi vuoi?
La vita è dolore, ricordi? Questo sei venuto a dirmi oggi, provando a squarciare quel velo temporale che ci separa, nella nostra unicità.
Io ne so quanto te; non sono un maestro e né ti reputo un mio discente; sei ritornato indietro, ad altre epoche della tua vita, in cui non possedevi la consapevolezza del tuo presente.
L’incertezza permea ogni tuo giorno; il dubbio ti logora la mente che continua a distrarti; non dai tuoi doveri, che con fatica riesci ancora ad assolvere, ma dalla centralità di te stesso.
Quanta solitudine interiore raffredda le pareti del tuo cuore; hai strappato futuro ai giorni del calendario e, pur senza autocommiserarti, hai lasciato che quella sensazione di desertificazione spirituale ti raggiungesse come una improvvisa, imprevista, inopportuna tempesta di sabbia.
Cadi e ti rialzi, cadi e ti rialzi; ogni volta ti rimetti in piedi con maggiore difficoltà; sembri aver dissolto tutta la tua conoscenza in un soffio di respiro, rubato dal vento.
Eppure, non è così.
La Dimensione Spirituale è particolarmente attenta al tuo cammino; cerca di reggere ai colpi morali che tu stesso ti infliggi, a causa del tuo mentalismo, ma la chiave giace e riposa in te.
Hai smesso di battere pugni alla porta; sembra quasi che tu abbia percepito una nuova vibrazione interiore, che sta riconducendoti a quello che gli uomini chiamano il giorno “Zero”.
Ogni fenomeno umano ha un inizio e una fine; questo segmento fisico, si innesta nel moto perpetuo dell’esistenza spirituale, ai fini del superamento di tue prove specifiche, orientate al tuo personale processo evolutivo.
Più ti scrivo e maggiormente mi rendo conto che dietro quella porta, ci sei tu uomo e non ragazzino.
L’ho capito da come le mie parole su queste pagine sono cambiate, in forma e in sostanza; sento di non rapportarmi più a un fanciullo, ma a una persona adulta, che antepone tutti quanti i segni di dolore incisi sul proprio cuore, alla vita stessa.
Sai bene che è un errore, e mi auguro davvero che tu possa cambiare prospettiva e sforzarti di risalire dal baratro in cui sei sprofondato. Stai prendendo delle decisioni; cerca di farlo nella massima tranquillità interiore.
Non pensare al fallimento; sai bene che non ha senso questo termine nel mondo spirituale: tutto, ogni cosa che vivi, su questo piano fisico è esperienza e lo hai scelto deliberatamente, prima della tua incarnazione.
Avverto la tua presenza adesso, quasi in modo impercettibile; come se stessi dormendo o fossi coinvolto in una conversazione.
Riesco quasi a udire ciò che ti viene detto: “gioca con me, gioca per me”.
Hai ascoltato la sua vocina; con poche parole è riuscita ad acquietare la tempesta che hai dentro. Proverai a mutare la tua rabbia e la severità verso te stesso, in dinamismo spirituale, sovvertendo il flusso di sofferenza che ti ha pervaso, vivificando un dolore che ti accompagna da sempre?
Promettilo e non aver paura.
P.S.
Guardala negli occhi e lei ti sorriderà come non ha mai fatto prima; in quel momento, ci sarò anch’io, e tu lo capirai.
Autore Antonio Masullo
Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".