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Iran: arrestata un’altra giornalista

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Tra le proteste in corso da mesi nel Paese

Domenica 27 novembre le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato a casa sua la giornalista Nastran Farroukh, che lavora per il quotidiano riformista “Sharq”, confiscandole il cellulare e il computer e i telefoni dei suoi familiari. Lo ha reso noto il 30 novembre la stessa testata.

La vicenda rientra tra le proteste in corso da metà settembre in Iran, in seguito all’uccisione giovane donna curda, Mahsa Amini, il 16 settembre 2022, durante le quali migliaia di persone, compresi giornalisti, sono stati catturati.

La morte della ragazza, com’è noto, ha acceso la rabbia popolare in Iran su diverse questioni: le restrizioni imposte alle libertà personali, le rigide regole sull’abbigliamento femminile, la crisi economica e abitativa di cui soffrono i cittadini, le dure leggi imposte dal regime e dalla sua politica e composizione religiosa in generale.

Le forze di sicurezza di Teheran hanno usato la violenza e la repressione, uccidendo circa 450 persone. Altre migliaia sono state invece arrestate e decine sono state condannate a pene severe.

Il quotidiano riformista “Sazandgi” ha riportato alla fine dello scorso ottobre che più di 20 giornalisti sono ancora detenuti a Teheran ma anche in altre città. Secondo quanto reso noto dalle autorità giudiziarie, la scorsa settimana è stata chiusa la rivista economica “Jehan Sanat” dopo aver accusato le forze di sicurezza.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.