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Yemen: UE, ripetuti attacchi Houthi un insulto

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Contro la navigazione internazionale

L’Unione Europea e le sue missioni diplomatiche hanno condannato l’attacco Houthi al porto di Qena nel Governatorato di Shabwa, a sud-est dello Yemen, e hanno definito i ripetuti attacchi dei ribelli alla navigazione internazionale come un “insulto ai principi fondamentali del diritto del mare”.

Un comunicato diffuso il 10 novembre sera dalla missione dell’Unione Europea, con le missioni diplomatiche degli Stati membri dell’UE accreditate nello Yemen, afferma:

“Condanniamo fermamente l’attacco Houthi al porto commerciale di Qena nel Governatorato di Shabwa, Yemen meridionale, mentre un petroliera stava scaricando il suo carico, che se fosse riuscito avrebbe provocato vittime tra l’equipaggio della nave”.

Ha anche affermato:

“Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che incarna la comunità internazionale in questioni di pace e sicurezza, ha considerato il precedente attacco del 21 ottobre al porto petrolifero di Dabba come un attacco terroristico”.

L’UE ha sottolineato che il gruppo Houthi ha dimostrato ancora una volta di non dare priorità al popolo yemenita, aggiungendo:

“La guerra economica non farà che esacerbare la crisi umanitaria”.

L’Unione e le sue missioni hanno invitato il gruppo Houthi a fermare questi attacchi e a rispettare le leggi internazionali, nonché a cooperare con gli sforzi delle Nazioni Unite per rinnovare l’armistizio e raggiungere una soluzione politica al conflitto nello Yemen.

Le forze a protezione del porto petrolifero di Qena, situato nel distretto di Radhum nel governatorato di Shabwa, a sud-est dello Yemen, hanno annunciato mercoledì di aver sventato un tentativo Houthi contro una nave di rifornimento mentre scaricava il suo carico di diesel all’attracco del porto.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.