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Consiglio Campania Commissione Lavoro: audizione tutela lavoro domestico

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Consiglio regionale della Campania


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Ciarambino: ‘Fieri di legge 493, rafforzare sua applicazione’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Campania.

Siamo fieri della legge 493/99 che ha istituito l’assicurazione obbligatoria per il lavoro domestico svolto in via esclusiva, ma occorre dare slancio a questa importante normativa perché abbiamo, particolarmente in Campania, una forte percentuale di incidenti domestici e, nel contempo una scarsa adesione a questa forma di assicurazione che potrebbe, invece, essere un importante strumento di protezione di un lavoro che svolge un fondamentale ruolo sociale.
È quanto ha affermato la Vicepresidente del Consiglio regionale, Valeria Ciarambino, promotrice dell’audizione tenuta, oggi, dalla Commissione Regionale Lavoro e Attività produttive, presieduta, nella riunione odierna, dal Vicepresidente Erasmo Mortaruolo, PD, sull’applicazione della Legge 493/99 che riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico ed ha introdotto la polizza assicurativa contro gli infortuni domestici INAIL.

Ha aggiunto la Consigliera Ciarambino:

Mi farò promotrice di una mozione in Consiglio regionale per dare slancio a quelle che sono le competenze della Regione Campania in questo settore, per potenziare l’’accesso all’assicurazione obbligatoria per la tutela del lavoro domestico e per mettere in campo un’iniziativa più ampia per la valorizzazione del lavoro casalingo.

Ha affermato la Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, Natalia Sanna:

La nostra Commissione ha istituito una sottocommissione ad hoc per il lavoro domestico e per la sua piena valorizzazione, un tema molto importante che impatta sulla vita di tante donne e che richiede un maggiore riconoscimento sociale.

Ha detto Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale Federcasalinghe:

Il nostro obiettivo è quello di chiarire la norma nazionale e quelle regionali per riconoscere caregiver chi dedica la propria attività a tempo pieno a tale ruolo, in primis chi assiste i neonati, una norma che tradisce proprio le casalinghe, tanto che le Nazioni Unite hanno sanzionato il nostro Paese.

Ha detto Dominique Testa, Presidente regionale Federcasalinghe:

La legge 493 riconosce la casalinga lavoratrice ma, di fatti, è una figura lavorativa non riconosciuta, per la quale occorre un salto di qualità per dare vera dignità alle casalinghe e, per questo, necessita un tavolo tecnico permanente per riconoscere il lavoro casalingo come tale.

Anche da parte delle Istituzioni si assiste ad un atteggiamento poco chiaro perché, da una parte, le casalinghe vengono catalogate come tali, dall’altro vengono qualificate come inattive.

Ha aggiunto la Presidente della Consulta Regionale sulla condizione della donna, Ilaria Perrelli:

Occorre puntare su un forte riconoscimento del lavoro domestico e, nel contempo, sul rafforzamento dell’attività formativa che è fondamentale per acquisire competenze e per creare percorsi formativi; il precedente Governo aveva dato vita a percorsi formativi digitali per le casalinghe, così come la nostra Consulta che è stata antesignana per i corsi di formazione per le competenze digitali per casalinghe.

Ha evidenziato il Consigliere Fulvio Frezza, Azione/Moderati/Europa Verde:

Gli incidenti domestici sono molto frequenti: in un anno abbiamo registrato tre milioni e mezzo di incidenti con un tasso di mortalità di ottomila morti all’anno con ricadute sociali ed economiche drammatiche.

Occorre puntare su prevenzione, formazione e informazione, costituire un tavolo di confronto che faccia da base per le proposte da realizzare sul piano regionale e nazionale.

Ha concluso la Vicepresidente Loredana Raia, PD:

Sarebbe opportuno pensare ad una innovazione anche rispetto alla denominazione delle donne che svolgono lavoro casalingo, da anni stiamo lavorando con gli organismi di parità per dare opportunità di crescita al lavoro delle donne per realizzarsi e costruire una propria autonomia.

Ad esempio, attraverso il meccanismo del reddito di cittadinanza, si potrebbe garantire alle donne che svolgono lavoro domestico la necessaria assicurazione per lavoro domestico.

Ha concluso il Vicepresidente Mortaruolo:

Le casalinghe hanno un ruolo fondamentale nella società e, come Regione Campania, metteremo in campo ogni iniziativa per l’informazione e la formazione per accedere alle tutele previste dalla legge nazionale e per promuovere la sua attualizzazione da parte del Parlamento.