I ribelli filo iraniani hanno lanciato un nuovo drone contro un porto del sud
Le autorità yemenite hanno chiuso il porto di Mukalla, nel sud del Paese, dopo aver monitorato i droni ritenuti affiliati al gruppo Houthi. Lo riporta il sito web yemenita, “Yemen Monitor”. La fonte riferisce che è stata registrata una violenta sparatoria nel tentativo di far cadere il drone.
Il gruppo Houthi aveva in precedenza preso di mira il porto petrolifero di Dabba con due droni, provocando una diffusa condanna araba ed internazionale.
Il Consiglio di difesa nazionale dello Yemen ha avvertito che l’escalation terroristica Houthi avrebbe esonerato il governo yemenita da tutti gli obblighi che la milizia stessa aveva eluso, compresi l’Accordo di Stoccolma e gli elementi della tregua umanitaria, crollata dopo i recenti attacchi dei ribelli filo iraniani ai porti nazionali.
Il Consiglio si è impegnato a mettere in sicurezza i siti sensibili per limitare gli effetti collaterali sui cittadini nelle aree sotto il controllo delle forze della milizia ribelle.
Inoltre, quest’ultimo, ha tenuto il 22 ottobre una riunione di emergenza presieduta dal Presidente del Consiglio del comando presidenziale, il Comandante supremo delle forze armate yemenite, Rashad Al-Alimi, per affrontare le ripercussioni delle operazioni terroristiche dell’Iran che ha sostenuto la milizia Houthi per colpire i porti di Al-Daba e Al-Nashima nei governatorati di Hadramout e Shabwa.
Autore Redazione Arabia Felix
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