Home Territorio Estero Iran: Borrell, fermare la repressione dei manifestanti

Iran: Borrell, fermare la repressione dei manifestanti

647


Download PDF

Lo chiede il responsabile della politica estera dell’Unione europea

Mentre le proteste continuano per la quarta settimana consecutiva in Iran, per l’uccisione della giovane donna, Mahsa Amini, Josep Borrell, il responsabile della politica estera dell’Unione europea ha esortato il Paese a fermare la repressione dei manifestanti e a rilasciare coloro che sono stati recentemente arrestati settimane.

Ho parlato con il Ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, per trasmettere ancora una volta la posizione chiara e unitaria delle l’Unione europea: le persone in Iran hanno il diritto di protestare pacificamente e difendere i diritti fondamentali.

Borrel ha quindi chiesto che la repressione violenta cessi immediatamente e, allo stesso tempo, il rilascio dei manifestanti. Inoltre, il funzionario europeo ha sottolineato la necessità di fornire l’accesso ad Internet e implementare la responsabilità.

Ieri 14 ottobre Amnesty International ha pubblicato i nomi di 23 minori morti a causa delle violenze delle forze di sicurezza durante le proteste in corso, la maggior parte dei quali sono stati fucilati e 3 sono stati duramente picchiati.

La pubblicazione di questi numeri è avvenuta in un momento in cui le autorità hanno lanciato una massiccia campagna di arresti contro gli studenti mode, oltre agli studenti universitari che si sono uniti alle manifestazioni per chiedere il rilascio dei detenuti.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.