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Iran: le vittime della Polizia morale ne raccontano l’orrore

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Dopo le recenti proteste contro il regime iraniano

Le recenti proteste che hanno travolto l’Iran, e che vanno avanti da metà settembre in seguito all’omicidio della giovane Mahsa Amini, hanno messo al centro dell’attenzione la cosiddetta Polizia morale o religiosa.

Le iraniane si sono ora rivoltate a questa formazione che le perseguita da anni, osservando i dettagli dei loro vestiti e capelli, soprattutto dopo che Amini è stata arrestata ed è morta solo 3 giorni dopo la sua detenzione.

Nel commentare il lavoro della Polizia religiosa e il terrore che sta diffondendo tra le donne nel Paese, la 26enne Donia Fard ha raccontato all’AFP:

Mi hanno fermato vicino alla stazione della metropolitana perché mi sono bucata il naso e non ero vestita in modo appropriato secondo le rigide leggi imposte nei luoghi pubblici del paese, dal 1979.

Come ha confermato l’attivista, che attualmente vive a Cipro, è stato spaventoso e terrificante perché non era abituata ad una situazione del genere e piangeva.

A sua volta, Sigil Shahbazi, 32 anni, ha confermato di essere stata arrestata dalla Polizia della moralità quando aveva otto anni e minacciata di reclusione se non avesse indossato l’hijab.

È stato terrificante, perché ho sentito cosa potrebbe accadere alle donne che vengono mandate in prigione.

Le donne punite dalla Polizia morale possono essere mandate nei centri di riabilitazione, picchiate, frustate, violentate o addirittura uccise. Molte di loro temono di essere arrestate, soprattutto perché ricordano le storie orribili raccontate da familiari o amici su questo dispositivo.

La Polizia morale, nota come “Kesht Irshad”, è stata istituita durante l’era dell’ex Presidente intransigente, Mahmoud Ahmadinejad, ed è composta da uomini in uniforme verde e donne in chador nero. Ha iniziato le sue prime pattuglie nel 2006; le sue violazioni si sono poi sviluppate attraverso la fustigazione e l’arresto di donne dalle strade.

La morte della 22enne Amini il 16 settembre ha acceso il fuoco della rabbia contro questa unità, avviando, inoltre, un dibattito su diverse questioni, tra cui le restrizioni alle libertà personali e le rigide regole sull’abbigliamento femminile, nonché la crisi economica vissuta dagli iraniani, per non parlare delle regole di censura imposte dal regime e dalla sua struttura politica in generale.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.