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Iran: studenti di 18 università sostengono lo sciopero

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Le proteste contro il regime iraniano sono entrate nel decimo giorno

Studenti di 18 università iraniane hanno annunciato uno sciopero nazionale contro il regime di Teheran, pubblicando dichiarazioni a sostegno delle manifestazioni, che sono entrate nel loro decimo giorno.

Gli alunni hanno denunciato come le aule virtuali siano state create in concomitanza con la “rivolta popolare”, solo con l’obiettivo di mettere a tacere le loro voci.

Hanno anche sottolineato che non avrebbero frequentato le lezioni e che “il percorso di lotta e di ricerca della verità” sarebbe continuato.

Ciò è avvenuto quando le proteste in Iran che condannano l’uccisione della giovane donna, Mahsa Minni, sono entrate nel loro decimo giorno, tra la repressione delle forze di sicurezza e l’arresto di decine di persone.

Le contestazioni sono scoppiate il 16 settembre in Iran, il giorno in cui Mahsa Amini è morta tre giorni dopo il suo arresto a Teheran con l’accusa di “abbigliamento improprio” e violazione del rigido codice di abbigliamento per le donne in Iran.

Il dissenso si è esteso a diverse città del Paese, dove, secondo i media locali, i dimostranti hanno lanciato slogan contro le autorità.

Queste proteste sono le più grandi dalle manifestazioni del novembre 2019, causate dall’aumento dei prezzi della benzina nel mezzo della crisi economica, e hanno interessato un centinaio di città iraniane.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.