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Yemen: inviato ONU invita Houthi a rispettare la tregua

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A seguito delle successive violazioni nei giorni scorsi, soprattutto nei governatorati di Taiz e Hodeidah, le Nazioni Unite hanno ribadito l’importanza di aderire alla tregua

L’ufficio dell’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, ha affermato che l’ONU continuerà a facilitare la partecipazione tra le parti yemenite e a sostenerle nell’adempimento dei loro obblighi nei confronti della tregua dichiarata nel Paese.

Ha anche spiegato in una nota, diffusa tramite il suo account ufficiale su Twitter, che le Nazioni Unite, attraverso il Comitato di coordinamento militare, proseguiranno nell’esortare le parti yemenite a impegnarsi tra loro su questioni militari.

Inoltre, ha indicato che, dal 29 agosto al 1° settembre, i membri del comitato hanno tenuto incontri bilaterali con il Consigliere militare dell’inviato speciale delle Nazioni Unite nella capitale giordana, Amman, per discutere questioni relative al coordinamento e ai prossimi passi per il lavoro del Comitato.

Questo appello è arrivato dopo che gli Houthi hanno intensificato i loro attacchi durante le ultime settimane nel Governatorato di Taiz e hanno lanciato un attacco militare su larga scala nell’area di Al-Dhabab, a ovest della città.

Due giorni fa i ribelli filo iraniani hanno tenuto una parata militare a Hodeidah, nella parte occidentale del Paese, in palese violazione dell’Accordo di Hodeidah, firmato nella capitale svedese, Stoccolma, nel 2018.

Grundberg aveva annunciato il 2 agosto la proroga dell’armistizio sponsorizzato dall’ONU concordato dalle parti yemenite per altri due mesi, fino al prossimo ottobre, alle stesse condizioni.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.