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Yemen: ONU intervenga per salvare 15 detenuti a Sana’a

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Rapiti dagli Houthi sono stati sottoposti a maltrattamenti e misure arbitrarie per più di due settimane in un carcere della milizia

L’Associazione delle madri dei rapiti yemeniti ha invitato le organizzazioni per i diritti umani, guidate dal Comitato internazionale della Croce Rossa e dall’Alto Commissario per i diritti umani, ad intervenire urgentemente per salvare 15 uomini rapiti e tenuti in una prigione della milizia Houthi a Sana’a.

In una dichiarazione, la Lega per i diritti umani ha affermato che, secondo un rapporto alle famiglie, i rapiti sono stati sottoposti a maltrattamenti e misure arbitrarie per più di due settimane e sono sottoposti ad abusi verbali e fisici, isolamento, riduzione dei pasti a uno, privazione delle medicine. Infine, è consentita loro solo una visita al bagno durante il giorno.

L’associazione ha ritenuto la milizia Houthi pienamente responsabile della vita e dell’incolumità dei sequestrati, invitando le organizzazioni per i diritti umani a fare pressione sulla milizia per fermare queste violazioni e rilasciare tutti i detenuti e coloro che sono scomparsi con la forza.

La milizia ribelle tiene nelle sue carceri migliaia di oppositori yemeniti, pratica le peggiori forme di tortura fisica e psicologica contro di loro e impedisce loro visite.

I rapiti nelle carceri della milizia Houthi sono sottoposti a torture fisiche e psicologiche, mentre decine di loro sono stati uccisi sotto tortura dal colpo di Stato contro il potere della milizia Houthi alla fine del 2014.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.