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Effetti devastanti della siccità in Agro Pontino

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Siccità Agro Pontino


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Tullio, Presidente UAI: ‘Bisogna intervenire subito a tutela delle generazioni future’

Riceviamo e pubblichiamo.

L’Agro Pontino terra da sempre ricca di acqua, in origine addirittura una palude chi avrebbe mai immaginato di vedere situazioni di questo tipo.
Nella foto scattata il 31 luglio si vede il fiume Sisto completamente asciutto, con migliaia di carpe, capitoni, anguille e altre specie minori adagiate sul fondale prive di vita, per non parlare di tutta la fauna acquatica che è dovuta andare in altri siti, sperando di trovare zone idonee.

Tutti i giorni i notiziari ci parlano dei cambiamenti climatici e della desertificazione che aumenta su tutto il territorio, ma nessuno poteva mai pensare ad una simile velocità e tantomeno su un territorio come quello di Latina ricco d’acqua da sempre.

La denuncia di Gabriele Tullio, Presidente della Unione Artigiani Italiani e delle PMI, arriva puntuale su un problema che non va assolutamente sottovaluto:

Il territorio di Latina presenta delle colture che assorbono acqua in continuazione, basti pensare ai migliaia di ettari di kiwi con un consumo medio di 8.000 mc di acqua per ettaro da marzo a ottobre ed alle serre che vanno irrigate per 12 mesi l’anno.

L’acqua è un bene troppo prezioso e credo sia giunto il momento di attivare piani sostenibili che guardano al futuro e preservino questo bene troppo prezioso per le future generazioni, perché è un nostro dovere primario pensare ai nostri nipoti e al nostro Pianeta.

Se da un lato dobbiamo salvare il Pianeta dall’altro non possiamo non pensare all’economia del Territorio dove le coltivazioni di actinidia e le coltivazioni in serra sono la principale fonte di economia per il settore agricolo e per tutta la filiera collegata, ecco perché è necessaria una politica lungimirante che preveda il recupero delle acque piovane, abbondanti nel periodo autunnale ed invernale in bacini idrici di decantazione dove essere reimpiegate in agricoltura nei periodi successivi.

Il problema non è più rinviabile ecco perché il mio appello si rivolge a tutti, chiedendo una sola cosa: INTERVENIAMO SUBITO.