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Arabia Saudita: progetto Neom, sottoscrizioni aperte dal 2024

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L’annuncio del Principe ereditario Mohammed Bin Salman

Il Principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, ha affermato che la zona economica Neom probabilmente sarà aperta alle sottoscrizioni pubbliche degli investitori nel 2024.

In qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Neom, ha affermato che la zona economica sarà per lo più offerta in sottoscrizione pubblica nel 2024 e aumenterà inizialmente le dimensioni del mercato azionario saudita di 1,2 trilioni di riyal.

Dopo l’annuncio dei progetti “The Line” ai giornalisti, ha rimarcato che ci sono grandi obiettivi per rendere il Regno tra i tre maggiori mercati azionari del mondo, aggiungendo che tutte le società di fondi di investimento pubblici saranno presenti nel mercato azionario.

Il Principe ereditario saudita ha spiegato che la prima fase di “The Line” coinvolgerà 320 miliardi di dollari, 1,2 trilioni di riyal, fino al 2030, e ci sarà un sostegno del governo da 53 miliardi di dollari a 80 miliardi, da 200 a 300 miliardi di riyal, che differisce dall’investimento del fondo, il quale ammonta a circa 133 miliardi di dollari, 500 miliardi di riyal.

Il Public Investment Fund, il fondo sovrano del Regno, è l’investitore strategico nell’area Neom: uno sviluppo high-tech di 26.500 km quadrati, 10.230 miglia quadrate, sul Mar Rosso con diverse zone, comprese aree industriali e logistiche, previsto per il completamento nel 2025.

Svelato per la prima volta dal Principe ereditario nel 2017, NEOM è il fiore all’occhiello dello sviluppo turistico e commerciale dell’Arabia Saudita sulla costa del Mar Rosso e un progetto centrale nel piano Vision 2030.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.