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Federbim: rallentamento del PNRR non sia pagato dai territori montani

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Pederzolli: ‘Le risorse PNRR sono tuttavia insufficienti per coprire un fabbisogno che si è consolidato in anni di incuria’

Riceviamo e pubblichiamo.

Speravamo nella soluzione più rapida possibile per affrontare la crisi di Governo: le elezioni sono la più lunga e rischiosa.

Così Gianfranco Pederzolli, Presidente di Federbim, Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano che rappresenta 68 Consorzi BIM e oltre 2.200 Comuni montani, dichiara in merito allo scioglimento delle Camere e al voto fissato il 25 settembre.

Aggiunge Pederzolli:

Anche in questa fase ci sono dossier che non vanno accantonati. Tra questi, quelli che riguardano la montagna: acqua, energia, ambiente e investimenti. Il prevedibile rallentamento dell’agenda del PNRR, non deve essere pagato da quei territori, che tra tutti sono i più fragili e meno attrezzati.

Va comunque cambiato passo. Intanto le risorse del PNRR, pur copiose, sono tuttavia assolutamente insufficienti per coprire un fabbisogno che si è consolidato in anni di incuria. Oltre ai fondi occorrono visione strategica, energie creative e capacità decisionali.

Federbim ha molte idee per soluzioni innovative senza oneri per lo Stato. Per attuarle rilancia la costituzione di un tavolo di lavoro con i colleghi di ANCI e IFEL e tutte le istituzioni che si interessano dei problemi della montagna.

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