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World Logistic Passport raddoppia le proprie dimensioni

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L’iniziativa degli Emirati ora copre 40 Paesi

La World Logistic Passport, iniziativa globale specializzata in logistica e trasporti con sede negli Emirati, ha quasi raddoppiato le sue dimensioni nel suo secondo anno di attività, arrivando a coprire oltre 40 Paesi e il 47% del commercio globale. Lo ha reso noto il giornale emiratino “al Khaleej“.

Oltre ai Paesi del Golfo, tra i membri del Wlp figurano India, Vietnam e Kazakhstan.

Il vertice è stato ospitato da un gruppo d’élite di Amministratori delegati, Ministri e rappresentanti degli organismi per il commercio internazionale che hanno concordato una dichiarazione congiunta sulla direzione futura del commercio globale, tra cui lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente e AD della Emirates Group, il Ministro messicano dell’Economia Tatiana Clotheer e Mahmoud Al Bastaki, Chief Operating Officer di Dubai Trade World – Direttore generale della Global Logistics Passport Initiative.

La dichiarazione, presentata da Tatiana Clouther, Ministro dell’Economia messicana, afferma che il commercio globale sostenibile e inclusivo è un pilastro fondamentale della crescita economica, della resilienza e della cooperazione multilaterale e definisce l’ambizione dell’iniziativa di coprire il 75% del PIL nominale globale entro il 2025.

Mahmoud Al Bastaki, Direttore Generale del World Logistics Passport, ha dichiarato:

La nostra rete è quasi raddoppiata, con il World Logistics Passport, che ora copre 43 Paesi, rappresentando il 47% del commercio globale. Inoltre, la nostra rete è ora composta da 121 partner per l’iniziativa Global Logistics Passport e offre oltre 240 vantaggi comprovati, sia in termini di risparmio sui costi che di miglioramento dell’efficienza, alle quasi 1.000 aziende che hanno aderito al programma a livello globale.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.