Nonostante il tribunale controllato dai ribelli avesse ha emesso alcuni giorni fa una sentenza consentendole di riprendere le trasmissioni
La milizia Houthi, il braccio iraniano nello Yemen, ha preso d’assalto l’11 luglio una stazione radio locale nella capitale, Sana’a.
Questo episodio di violenza avviene nel mezzo della diffusa repressione ai danni dei giornalisti e professionisti dei media, che si registra in varie aree controllate dagli Houthi.
Il Direttore di Voice of Yemen Radio, Majali al-Samadi, ha scritto sulla sua pagina Facebook che elementi Houthi hanno preso d’assalto la stazione radio “Sawt al-Yaman” e ne hanno interrotto i dispositivi di trasmissione, nonostante la decisione giudiziaria di ritrasmettere fosse arrivata dal tribunale locale, controllato dai ribelli, solo quattro giorni prima.
“Al-Samadi” ha aggiunto che i miliziani Houthi hanno rotto le porte di ferro e vetro dell’edificio in cui si trova anche la compagnia aerea Yemenia Airways.
Il Direttore della radio ha considerato che i membri del gruppo hanno sfidato palesemente al sentenze della magistratura e ha invitato tutti i giornalisti, i difensori dei diritti umani, gli attivisti, i media, le organizzazioni per i diritti umani e le istituzioni ufficiali e comunitarie in patria, all’estero e in tutto il mondo il mondo a condannare l’aggressione perpetrata dalle forze affiliate al Ministero dell’Informazione del governo di Sana’a e al Dipartimento di polizia di Nasr.
Autore Redazione Arabia Felix
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