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Yemen: Grundberg chiede fine assedio Houthi a Taiz

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Il movimento limitato aggrava le sofferenze dei civili

Martedì 14 giugno, durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha esortato la milizia Houthi ad accettare la riapertura delle strade che portano alla città di Taiz, nel sud-ovest del Paese.

Grundberg ha affermato che è necessario consentire alla tregua, che è stata rinnovata all’inizio di giugno per due mesi, di ridurre le sofferenze dei residenti, osservando che la libertà di movimento dei suoi abitanti è stata significativamente minata per anni.

Sebbene sia stato incoraggiato dalla risposta positiva del governo yemenita alla proposta delle Nazioni Unite, sto ancora aspettando un riscontro dagli Houthi. Dopo le sue discussioni costruttive a Sana’a lo scorso fine settimana, sta esortando gli Houthi a dargli una risposta positiva senza indugio.

Ha anche osservato che l’armistizio offre una rara opportunità di procedere verso la pace. La città di Taiz, con una popolazione di circa 600.000 abitanti, è stata in gran parte isolata dal mondo dal 2015 dai ribelli Houthi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.