Le proteste dei pensionati arrivano dopo un periodo di proteste di massa dei dipendenti del governo
Nonostante la repressione e gli arresti, in Iran continuano le rimostranze. Tra i manifestanti scesi di nuovo in piazza ci sono i pensionati, che sono il gruppo sociale più colpito a causa dell’alto costo della vita dovuto alla costante inflazione che manipola l’economia iraniana.
Inoltre, i video pubblicati sulle piattaforme social hanno mostrato che folle di pensionati del Fondo di previdenza sociale hanno nuovamente organizzato manifestazioni di protesta domenica 12 giugno in diverse città iraniane, tra cui Kermanshah, Ahvas, Isfahan, Arak, Sari, Bandar Abbas, Mashhad, Borujerd, Ardabil e la capitale, Teheran.
Secondo i video, nella città di Bandar Abbas, nel sud dell’Iran, i contestatori hanno cantato “Morte al governo fallito”.
Ci sono notizie di repressione dei dimostranti, anche nella capitale, Teheran, dove alcuni pensionati sono stati picchiati davanti alla sede dell’Organizzazione del Programma e del Bilancio ed altri arrestati.
Le proteste per i pensionati arrivano dopo un periodo di manifestazioni di massa dei dipendenti del governo per reclamare contro l’aumento dei loro salari del 10%, contrariamente alla decisione del Consiglio supremo del lavoro di aumentare il salario minimo del 57%.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.
