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Tartaruga Caretta Caretta in mare dopo riabilitazione ad Aquario Livorno

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Monni: ‘Grazie a tutti i soggetti coinvolti, volontari inclusi, per un’attività insostituibile’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

È stata rilasciata in mare oggi, 27 maggio, la tartaruga Caretta Caretta ‘Pan’.

L’esemplare, ritrovato da alcuni pescatori lo scorso 18 aprile, era rimasto impigliato nelle reti da pesca, a circa un miglio al largo della località Poveromo nel Comune di Massa.

Dopo il soccorso, effettuato dal Parco Didattico WWF di Ronchi e dai volontari del WWF, la tartaruga era stata trasferita presso il Centro di Recupero e Riabilitazione tartarughe marine dell’Acquario di Livorno per le cure necessarie.

Il rilascio in mare è avvenuto dalla spiaggia dell’Oasi WWF ‘Le Dune di Forte dei Marmi’ a cura dello staff acquariologico e veterinario dell’Acquario di Livorno, in collaborazione con WWF, ARPAT Settore Mare, Capitaneria di Porto.

All’evento hanno partecipato anche il Sindaco di Massa Francesco Persiani, il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera C.C. Antonio Masiello, personale dell’ARPAT e dell’Acquario di Livorno ed alcune classi della Scuola Secondaria Paolo Ferrari di Marina di Massa che hanno aderito al progetto di Educazione Ambientale del WWF presso Centro Didattico di Ronchi.

Ha commentato l’Assessore all’ambiente Monia Monni:

È sempre una grande emozione restituire queste creature al loro habitat naturale.

Spesso purtroppo si tratta di animali minacciati dall’inquinamento marino, specialmente da plastiche e microplastiche, dalla pesca intensiva o dall’impatto dei natanti e diventa pertanto preziosa ed insostituibile l’attività che viene svolta ormai da tempo dai tanti volontari che ogni anno, con passione e dedizione, si dedicano alla salvaguardia di questi animali ma anche alla pulizia di spiagge e corsi d’acqua.

Al momento del ritrovamento in mare ad aprile, ‘Pan’, esemplare di 10 kg di Caretta Caretta con carapace lungo 43 cm e largo 41cm presumibilmente di sesso femminile, non presentava ferite evidenti, né esche.

L’operazione di soccorso è stata coordinata dalla rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità di Regione Toscana, insieme ad ARPAT Settore Mare, Capitaneria di Porto e Guardia Costiera e WWF che da oltre 20 anni è presente sulla costa apuo-versiliese e svolge attività di soccorso alle tartarughe marine. Oltre alla marcatura – targhetta metallica applicata alla pinna anteriore destra – alla tartaruga è stato applicato anche un microchip per poterla identificare.

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