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Commercio: fatturato in calo del -6,7%, addetti in crescita del +2%

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Le Srl del Centro registrano il calo maggiore rispetto alle altre aree

Riceviamo e pubblichiamo.

Una flessione del fatturato pari al -6,7% nell’anno pandemico rispetto all’anno precedente, con un incremento degli addetti del +2%.

Questo il perimetro del settore del commercio delineato dall’Osservatorio sui bilanci 2020 delle Srl del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

Il comparto, il cui campione analizzato riguarda 96.800 società, ha avuto un calo di ricavi più contenuto delle srl in generale, -8,5%. Il valore della produzione, invece, si è ridotto del 6,6% ed il valore aggiunto del -8,4%, in linea con quanto fatto registrare in media da tutte le srl.

Da un esame del fatturato a livello geografico, emerge come le Srl del Centro registrano il calo maggiore, -10,9%, rispetto alle altre aree. In particolare, il Sud, -2,3%, presenta il decremento più contenuto, seguito dal Nord Est, -6,1%, e dal Nord Ovest, -6,9%.

Focalizzandoci in ambito regionale, si rilevano contrazioni del fatturato molto elevate nel Lazio, -12,2%, e in Toscana, -10,2%, mentre la Puglia, +0,3%, è l’unica regione a presentare un incremento del fatturato.

Nel Sud, le Isole fanno registrare riduzioni più basse rispetto alla media nazionale, in particolare la Sicilia, -2,5%, fa meglio della Sardegna, -3,2%. Tra le regioni meridionali, la Basilicata, -2%, segna il risultato migliore, mentre l’Abruzzo, -8,9%, presenta il calo più ampio del fatturato.

Anche la Campania evidenzia una diminuzione relativamente bassa, -2,7%, seguita dal Molise, -4%, e dalla Calabria, -4,2%.

Nel Nord Ovest, la Lombardia, -7,2%, mostra un calo maggiore rispetto al Piemonte, -6,8%, e, soprattutto, rispetto alla Liguria, -0,2%, che presenta un calo quasi nullo, mentre la Valle d’Aosta, -8%, presenta il calo maggiore del fatturato.

Nel Nord Est, il Veneto, -5,6%, fa registrare il calo minore del fatturato, seguito dal Trentino-Alto Adige, -6,1%, dal Friuli-Venezia Giulia. -6,7%, e dall’Emilia-Romagna, -6,8%. Nel Centro, a parte il risultato molto negativo del Lazio e della Toscana, l’Umbria -4,5%, e le Marche, -6%, presentano un calo del fatturato più contenuto.

Sul fronte dei singoli comparti, i più colpiti sono quello del carburante per autotrazione in esercizi specializzati, -24% e quello del commercio all’ingrosso specializzato, -14,6%, mentre l’unico in crescita è il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati, +6,2%.

In generale, il commercio all’ingrosso ha subito un calo del fatturato pari al 6,3%, mentre quello del commercio al dettaglio una riduzione del 6,1%. Performance negativa anche per il comparto della riparazione di autoveicoli, -10,4%.

Tra i segmenti che più incidono sul fatturato dell’intero settore, segnaliamo il calo più contenuto del commercio all’ingrosso di beni di consumo finali, -2,9%, e quello leggermente più elevato ma comunque inferiore alla media di settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e bevande, -4,2%.

L’osservatorio online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.