La Regione Lazio si batte contro i licenziamenti
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
Abbiamo chiesto che l’azienda Sheraton rifletta su strumenti alternativi al licenziamento di 164 lavoratori e lavoratrici dell’Hotel a Roma.
Come Regione Lazio durante il confronto che si è svolto oggi con azienda e organizzazioni sindacali abbiamo sollecitato ancora una volta l’azienda a valutare tutti gli strumenti alternativi ai licenziamenti collettivi avviati.
Riteniamo che ci siano le condizioni per evitare i licenziamenti annunciati e fare in modo che una volta terminata la ristrutturazione dell’immobile l’azienda possa riprendere l’attività.
Ci auguriamo che potrà farlo in modo ancor più competitivo anche grazie alla forza lavoro che da oltre 30 anni ha valorizzato questo albergo romano con la propria professionalità.
Sono proprio i lavoratori a dare la propria totale disponibilità all’azienda rimanendo fedeli anche in questo periodo di cessazione dell’attività, con tutto quello che questo comporta, pur di non perdere il posto di lavoro.
Come amministrazione regionale, in questi mesi abbiamo lavorato, anche in relazione alle richieste che il settore del turismo ha più volte avanzato, per affrontare una crisi che in particolare su Roma è senza precedenti.
Come Regione abbiamo già espresso la nostra posizione richiamando tutte le Istituzioni e parti datoriali a un profondo senso di responsabilità nell’affrontare questa crisi di settore chiedendo, durante il Consiglio straordinario sul turismo convocato dal Comune di Roma, un tavolo inter istituzionale con Governo e amministrazione capitolina.
Come abbiamo già ribadito per le altre vertenze in corso che interessano altre strutture alberghiere della Capitale, non ci sfugge la situazione di crisi economica che le aziende hanno dovuto affrontare a causa della pandemia che ha aggravato la crisi.
Non ci sfugge la difficoltà di gestire strutture ricettive in assenza di flussi turistici. Così come non può sfuggire che siamo dinanzi a un vero e proprio processo di transizione che interessa l’intero comparto.
E per questa ragione, abbiamo invitato l’azienda, pur nel rispetto del processo annunciato dei lavori di ristrutturazione, a valutare strumenti alternativi in grado di salvaguardare i livelli occupazionali.
Auspichiamo che anche in virtù della piena disponibilità da parte della Regione Lazio e delle organizzazioni sindacali a costruire percorsi idonei ad accompagnare il processo di ristrutturazione manifestato dall’azienda, quest’ultima non vada avanti con i licenziamenti collettivi ma si renda disponibile sin dal prossimo incontro a accogliere le nostre richieste.
Così in una nota l’Assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.