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Il 18 febbraio 1564 muore Michelangelo

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David di Michelangelo


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Giani: ‘Costruttore dell’identità fiorentina e toscana’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Pochi artisti, come Michelangelo, hanno contribuito a costruire l’identità profonda di Firenze e della Toscana.

E pochi artisti, come lui sono stati in grado di creare simboli di valore universale per l’umanità come il suo David.

Nel giorno dell’anniversario della morte, avvenuta il 18 febbraio 1564, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ricorda il grande artista.

Proprio nello stesso giorno in cui si è celebrato l’anniversario della morte di un’altra figura cui Firenze e la Toscana devono tantissimo: l’Elettrice Palatina.

Prosegue Giani:

Michelangelo è stato un geniale innovatore. Il suo David è diventato il vessillo della nostra terra nel mondo, con la sua proverbiale bellezza e l’equilibrio delle forme, sintesi di valori estetici e filosofici sui quali si fonda ancora oggi la nostra civiltà.

Da Caprese, il borgo nell’aretino dove nacque, a Settignano, terra di cave e scalpellini nelle immediate vicinanze di Firenze, dove l’artista trascorse l’infanzia, fino alla sua patria, Firenze, la città dei Medici, dove il suo il suo genio si rivelò pienamente, e alle Alpi Apuane, quasi una seconda casa per lui, dove era solito trattenersi a lungo nelle cave per scegliere le pietre migliori.

Michelangelo ha attraversato da sud a nord la nostra regione, formando e nutrendo il suo talento.

Morì a Roma, è vero, dopo essersi allontanato volontariamente da Firenze per il non facile rapporto con la famiglia Medici.

Ma grazie al particolare sotterfugio con il quale il nipote occultò la salma in un sacco riconducendola in calesse fino in Toscana, Michelangelo poté tornare a Firenze ed essere sepolto in Santa Croce, il pantheon dei nostri più illustri artisti.