Il cinema ha fortemente interferito con le nostre vite, tanto che non distinguiamo più tra realtà cinematografica e realtà effettiva, anche nelle storie d’amore, eroismo e azione
Di Ibrahim al Jabin, editorialista del giornale “al-Arab”
Il mio terminator personale è di un tipo diverso.
La storia è legata ad Arnold Schwarzenegger, protagonista dei primi anni Ottanta e personaggio principale di poster dei ragazzi, che portava nomi come “The Eraser” e “Terminator” e che avevo visto nella serie cinematografica fino alla sua apparizione, in età matura, in un nuovo film, quando è tornato dal futuro per uccidere Sarah Connor.
Il mio terminator personale è però di un altro genere: invece di combattere gli insetti che nidificano sul melo maturo del mio giardino, il mio amico, l’ingegnere agricolo Osama Aghi, illustre scrittore e giornalista, mi ha consigliato di stare alla larga dalle sostanze chimiche.
Mi ha detto che la soluzione migliore era quella di mio padre, Nawas: “Curare per quella che era la malattia”. Ho detto di non capire.
Mi ha invitato, allora, a comprare organismi viventi microscopici e a spargerli sul corpo dell’albero, in modo che si potessero diffondere rapidamente, non solo nel mio giardino, ma in quello del vicino e nel quartiere e, forse, in tutta la città, perché la loro riproduzione potesse sterminare molte specie nocive che parassitano sulle piante.
Per quanto mi riguarda avrei potuto solo immaginare di fare alla maniera del nostro amico Arnold. La fantascienza ha iniziato a tessere una trama avvincente, che inizia quando seguo il consiglio di Osama e cospargo quelle gocce sul ramo di mela con un sottofondo di suspense, finché non vedo le cose ai raggi X.
Continuavo a esitare, dove avrei praticamente trovato un’arma biologica come questa? Come l’avrei potuta ordinare dalla farmacia?
Hai esseri distruttivi che possono essere lanciati su altri esseri per annientarli? Di solito la sua mente si blocca quando cerco di spiegare qualcosa di più semplice di così, quindi che ne dici di un simile progetto nazista contro organismi microscopici?
E se lo facessi davvero e poi anche quegli annientatori si trasformassero in un problema? Dovrò ricorrere ad una formazione più feroce per annientarla?
Il cinema ha fortemente interferito con le nostre vite, tanto che non facciamo più distinzione tra realtà cinematografica e realtà, anche nelle storie d’amore, di eroismo e di azione, ma si cercano tornei politici, economici e militari, come accade nel cinema, che hanno i loro decori, effetti visivi, trucchi, composizioni e registi.
I registi, spesso, usano eroi sostitutivi per sostituire i veri eroi dei leader politici in situazioni difficili, in modo che questi ultimi non siano in pericolo se un giorno dovessero prendere una posizione coraggiosa.
Finora sto ancora discutendo con Osama, per cambiare la sua idea, stare lontano da tali pensieri e suggerire altre soluzioni pacifiche. La storia è più semplice di questi film.
Autore Redazione Arabia Felix
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