Il Governo yemenita ha dato il suo consenso per motivi umanitari nonostante il Ministro dell’Informazione in precedenza abbia accusato la milizia Houthi di aver rovesciato un accordo internazionale e rubato le entrate petrolifere
Il Governo yemenita ha annunciato che consentirà a un certo numero di navi mercantili di entrare nel porto di Hodeidah, che è sotto il controllo della milizia Houthi, nell’ovest del Paese.
Il Ministro degli Esteri yemenita, Ahmed bin Mubarak, ha dichiarato sul suo account Twitter che il Governo yemenita ha permesso a delle imbarcazioni petrolifere di entrare a Hodeidah in risposta alle esigenze di tipo umanitario, senza fornire altri dettagli.
Nell’ottobre 2019 le Nazioni Unite hanno sponsorizzato un accordo tra il Governo legittimo e la milizia Houthi in merito a dazi doganali e tasse sulle importazioni di derivati del petrolio che raggiungono i porti di Hodeidah.
E in precedenza, il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, aveva accusato la milizia Houthi di non aver rispettato l’intesa raggiunta e di aver depredato le entrate del conto speciale aperto presso la filiale della Banca Centrale a Hodeidah, causando la sospensione dell’accordo.
Aveva inoltre affermato che, dopo la violazione dell’accordo da parte della milizia Houthi, il Governo ha consentito il passaggio di oltre 40 spedizioni di carburante in via eccezionale e senza alcun controllo sulle sue entrate legali, in risposta alla richiesta dell’inviato internazionale.
Il Ministro dell’Informazione yemenita ha confermato che nelle aree sotto il controllo della milizia Houthi è disponibile carburante in quantità tale da coprire integralmente il fabbisogno civile di quelle aree, poiché viene immesso agevolmente dai porti liberati e trasportato via terra nelle aree in mano ai ribelli, con una media giornaliera di oltre 6mila tonnellate, indicando che è scambiato al mercato nero dai capi delle milizie.
Autore Redazione Arabia Felix
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