Home Lombardia Regione Lombardia Consiglio regionale Lombardia: mozioni discusse seduta 1° febbraio 2022

Consiglio regionale Lombardia: mozioni discusse seduta 1° febbraio 2022

896
Consiglio regionale della Lombardia


Download PDF

La sintesi delle mozioni discusse

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione delle mozioni all’ordine del giorno, alle quali se ne sono aggiunte cinque urgenti: di seguito la sintesi.

 

Lombardia, sì alla mozione per una nuova strategia diagnostica Covid per minori

Implementare da subito, per tutti i minorenni, il tampone molecolare salivare come preferenziale, ove abbia caratteristiche di maggiore rapidità e sostenibilità nell’erogazione, quale strumento di diagnostica Covid; a mettere in campo ogni iniziativa, per le proprie competenze e di concerto con il Governo, affinché vengano abolite tutte le quarantene per i minori.

È l’invito alla Giunta regionale contenuto nella mozione di +Europa/Radicali, primo firmatario il capogruppo Michele Usuelli, approvata con 60 voti a favore e un solo astenuto, il Consigliere Luigi Piccirillo del Gruppo Misto, mentre il Movimento 5Stelle non ha partecipato al voto.

Il relatore ha accettato alcune riformulazioni al testo originario proposte dalla Giunta per voce del Sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio Fabrizio Turba, Lega, che ha chiesto di considerare il test salivare non come unico, ma come preferenziale ove abbia caratteristiche di maggiore rapidità e sensibilità nell’erogazione.

Da parte del rappresentante della Giunta anche un richiamo al fatto che la disciplina delle quarantene è un tema di competenza ministeriale.

Ha spiegato l’esponente radicale:

Considerare il tampone salivare come strumento preferenziale e non esclusivo è meno coraggioso, ma per quanto più timido, stiamo facendo un passo nella giusta direzione.

Consiglio chiede più didattica in presenza, tamponi senza ritardi, sostegno alle famiglie

Garantire la didattica in presenza, rendere omogenee le regole delle quarantene, sostenere le famiglie prorogando la scadenza del congedo parentale e attraverso un impegno delle farmacie ad assicurare tamponi senza ritardi: sono gli obiettivi della mozione approvata dal Consiglio regionale e illustrata da Simona Tironi, FI, ma sottoscritta anche da altri consiglieri di Forza Italia, Gianluca Comazzi, Paola Romeo, Giulio Gallera, Ruggero Invernizzi, Gabriele Barucco, Fabio Altitonante, da Niccolò Carretta, Gruppo Misto, Patrizia Baffi, FdI, ed Elisabetta Strada, Lombardi Civici Europeisti.

Prendendo spunto dal fatto che “la scuola non rappresenta il principale veicolo di contagio da Covid-19” come dimostrano i dati riferiti alle vacanze natalizie nel corso delle quali si è verificato un forte incremento di contagi nella popolazione scolastica, e che le regole sulle quarantene e le sospensioni delle lezioni “non sono omogenee rispetto alle fasce di età”, la mozione impegna la Giunta ad attivarsi in Conferenza Stato – Regioni affinché siano predisposti protocolli omogenei tra i diversi ordini e gradi di istruzione, venga prorogato il congedo parentale per Covid, assimilare le quarantene dei bambini e ragazzi vaccinati a quelle in essere per gli adulti in assenza di sintomi, stipulare un protocollo a livello territoriale in cui le farmacie aderenti garantiscano l’effettuazione in giornata di tamponi antigenici ai bambini 5 – 11 anni messi in sorveglianza attiva, che in caso di ritardo dell’appuntamento per il tampone risultano assenti dalle lezioni.

Approvate sul tema anche altre due mozioni, presentate dalle minoranze, dopo il parere favorevole della Giunta. La prima mozione, illustrata da Paola Bocci, PD, riguarda misure per garantire che l’attività didattica si svolga in sicurezza.

In particolare, viene chiesto alla Giunta di istituire un presidio della salute in ogni scuola con competenze mediche, infermieristiche e psicologiche. Viene chiesto inoltre di prevedere un tracciamento periodico di personale e studenti “anche con test salivari”, di velocizzare le procedure di sblocco per chi ha effettuato un tampone negativo e di pianificare interventi di rimodulazione degli spazi e installazioni di impianti di areazione per favorire il ricambio d’aria.

E, infine, la seconda mozione, proposta da Gregorio Mamm, M5Stelle, chiede, insieme ad altre misure, di estendere ai Comuni il progetto “Adotta una scuola” prevedendo che le farmacie comunali e le farmacie private debbano avvalersi di infermieri libero professionisti per l’esecuzione di testing per studenti e di counseling a favore del personale scolastico.

Compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità
Approvata all’unanimità la mozione presentata da Francesca Ceruti, Lega, che nel suo intervento aveva auspicato il voto favorevole di tutto il Consiglio regionale al documento che, ha detto la prima firmataria

vuole mettere al centro i minori e le loro famiglie.

La mozione impegna la Giunta regionale a

sostenere in tutte le sedi opportune provvedimenti concernenti la compartecipazione dello Stato alle spese sostenute dagli enti locali per i minori collocati in comunità di tipo familiare o istituti di assistenza.

Nel suo intervento Ceruti ha sottolineato che in Lombardia sono 2848 i minori inseriti in strutture residenziali e che il costo medio per il mantenimento in comunità è di circa 151 euro al giorno, con picchi che possono arrivare anche a 250 euro per un totale, medio, di circa 55 mila euro/anno.

L’Assessore regionale alle Politiche per la Famiglia, Alessandra Locatelli, ha spiegato che

il tema è trasversale ed è vero che i nostri Sindaci chiedono aiuto. Non esiste un fondo dedicato che invece promuoverebbe un’attenzione specifica.

Le risorse a disposizione degli enti diventano dunque esigue di fronte al carico economico derivato dai minori collocati in comunità, che in Lombardia sono 801 per oltre 4.000 posti. Solo nell’ultimo anno sono stati 2500 i minori inseriti.

Sono intervenuti Luigi Piccirillo, Gruppo Misto, Antonella Forattini, PD, Gregorio Mammì, M5S, Franco Lucente, FdI, Viviana Beccalossi, Gruppo Misto.

Incremento del Fondo nazionale per l’impiego di farmaci orfani per malattie rare

Impegnare la Giunta a farsi portavoce presso la Conferenza Stato – Regioni affinché sia incrementato il Fondo per l’impiego di farmaci orfani per il trattamento di malattie rare anche al fine di sviluppare sinergie e progetti innovativi nel campo delle cure alle malattie rare.

Lo chiede la mozione della Lega, prima firmataria la Consigliera Silvia Scurati, approvata all’unanimità.

Il documento ricorda come nel corso del tempo il Fondo Nazionale in questione abbia visto un notevole decremento delle risorse allocate, passate dai 20 milioni resi disponibili nel 2010 ai circa 10,5 del 2021.

Ha ricordato la Consigliera del Carroccio:

In base ai dati del Registro nazionale malattie Rare dell’ISS ogni anno in Italia si registrano circa 19mila nuovi casi di cui il 20% coinvolge bambini in età pediatrica.

Bene, quindi, l’approvazione di questa mozione che ha portato all’attenzione dell’Aula la tematica molto delicata delle malattie rare, Regione Lombardia mantiene alto il livello di attenzione affinché venga incrementato questo fondamentale Fondo e si riesca a rispondere a sempre più richieste.

Rinviata alla seduta del 22 febbraio, giorno coincidente con la data dell’uccisione dell’Ambasciatore italiano in Congo, la mozione che chiede di fare luce sulla morte di Luca Attanasio. Il 22 febbraio dello scorso anno si consumava infatti l’omicidio dell’Ambasciatore italiano Attanasio, ucciso in Congo insieme alla sua scorta e all’autista locale.

A quasi un anno dalla sua morte, il Partito Democratico, primo firmatario Fabio Pizzul. ha presentato una mozione che impegna la Giunta a farsi parte attiva, in coordinamento con le altre Regioni, presso il Governo nazionale, affinché si faccia chiarezza sul caso del diplomatico lombardo e affinché le indagini ricostruiscano le responsabilità.

Il documento sollecita anche l’organizzazione di occasioni per ricordare adeguatamente l’Ambasciatore, cittadino lombardo, originario di Saronno, in provincia di Varese, e cresciuto a Limbiate, Monza.

Respinta, invece, la mozione che chiedeva la revoca dell’incarico del Difensore regionale. Il primo firmatario Marco Fumagalli, M5Stelle, ha rievocato la vicenda che ha origine nella precedente consiliatura dalla nomina di Carlo Lio, revocata a seguito di sentenza del Consiglio di Stato, a cui è succeduto l’attuale Difensore regionale Gianalberico De Vecchi, nominato il 29 giugno 2021.

Ha affermato Fumagalli:

Il diritto è stato ripetutamente violato eleggendo persone che non avevano i titoli.

In quest’ultimo caso il candidato aveva omesso di citare all’atto della domanda di aver lavorato per aziende sanitarie pubbliche lombarde e di essere quindi in potenziale conflitto d’interessi.

Invito quest’aula a revocare in autotutela la nomina per evitare di finire nuovamente soccombente in giudizio.

Sulla stessa linea gli interventi degli altri Consiglieri intervenuti: Luigi Piccirillo, Misto, Marco Degli Angeli e Nicola Di Marco, M5Stelle.

Fabio Pizzul,PD, pur precisando che il suo gruppo non ha firmato la mozione, ha preannunciato voto favorevole

per dare un segnale politico di riscatto rispetto al modo non brillante con cui in passato è stato scelto il Difensore regionale.

Il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha quindi messo in votazione la mozione ricordando che ai sensi del regolamento del Consiglio il voto andava espresso in modalità segreta e che era necessaria la maggioranza qualificata di due terzi degli aventi diritto, 54 voti. La mozione è stata respinta con 37 voti contrari e 26 favorevoli

Mozioni urgenti

Via libera unanime alla mozione, prima firmataria Barbara Mazzali, FdI, che impegna il Presidente della Giunta regionale a farsi parte attiva presso il Ministero dell’Istruzione affinché garantisca la ripresa immediata dell’insegnamento in presenza di tutti gli studenti con disabilità.

Questi studenti in particolare subiscono enormi e ingiustificati disagi causati dall’utilizzo di modalità di insegnamento in remoto, DAD, anche quando tale modalità non è prevista obbligatoriamente ai fini del contenimento dell’emergenza pandemica.

Unanimità anche per la mozione presentata da Matteo Piloni, PD, che impegna la Giunta a implementare le risorse per la programmazione e il sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute in ogni fascia d’età e in ogni ambiente di lavoro e a garantire piena attivazione del piano di assunzioni e completamento degli organici delle ATS dedicati alla prevenzione e alla sicurezza negli ambienti di lavoro.

Voto unanime pure per il documento presentato da Alessandro Corbetta, Lega, in cui si impegna il Presidente della Giunta regionale a farsi parte attiva con il Governo affinché siano rivisti i parametri di assegnazione dei fondi previsti dal PNRR per progetti di rigenerazione urbana, parametri risultati particolarmente penalizzanti per i Comuni lombardi con particolare riferimento all’applicazione dell’indice di vulnerabilità.

Si chiede, inoltre, che il Governo consideri l’opportunità di riassegnare ai Comuni finanziariamente virtuosi i fondi non spesi entro i tempi previsti.
Ultima mozione approvata quella illustrata da Carmela Rozza, PD, e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari in cui si segnala la carenza di personale infermieristico, secondo OPI Ordine Professioni Infermieristiche mancano almeno 9.500 unità in Lombardia, e si denuncia il divario in negativo tra le retribuzioni medie del personale infermieristico in Italia rispetto ad altri Paesi europei.

La mozione impegna la Giunta e l’Assessore al Welfare ad intervenire presso la Conferenza Stato Regioni al fine di predisporre un piano straordinario di assunzioni, superando il vincolo di esclusiva nei confronti delle strutture sanitarie di appartenenza.

Si impegna, infine, la Commissione Sanità a definire un percorso per individuare forme di incentivazione economica regionale per il personale infermieristico e delle professioni sanitarie. Il documento è stato approvato all’unanimità.

Respinta, infine, la mozione proposta da Marco Fumagalli, M5Stelle, che impegnava il Presidente della Giunta e l’Assessore al Welfare a somministrare il vaccino Nuvaxovid dell’azienda Novavax, di prossima disponibilità, esclusivamente per le prime dosi di coloro che non hanno ancora iniziato alcun ciclo vaccinale e a garantire la somministrazione di questo prodotto in alcuni hub vaccinali specificamente indicati. La mozione votata in modalità segreta è stata respinta con 43 contrari e 26 favorevoli.

Print Friendly, PDF & Email