Uccisi 70 ribelli Houthi
La Coalizione araba in Yemen ha effettuato 24 raid aerei sui fronti di combattimento intorno a Marib uccidendo 70 Houthi.
Le operazioni hanno portato anche alla distruzione di 16 veicoli della milizia filo iraniana.
I fronti meridionale e occidentale del Governatorato di Marib hanno assistito nelle ultime ore a violenti e sporadici scontri tra l’Esercito nazionale, sostenuto dalla resistenza, e gli Houthi.
Fonti sul campo hanno riferito che l’Esercito del Governo legittimo yemenita ha respinto un attacco simultaneo lungo i fronti di al-Kasara e al-Mashajah, a ovest del governatorato.
Le milizie hanno cercato di infiltrarsi con gruppi di uomini attraverso una valle prima dell’alba del 29 gennaio con una pesante copertura di fuoco, ma le forze dell’esercito hanno risposto e hanno organizzato un’imboscata in cui sono riuscite a uccidere e ferire gli elementi infiltrati, che ammontavano a più di 20 elementi.
Nella zona di al-Akd al-Ramli, a est di Jabal al-Balaq, invece, gli Houthi hanno cercato di espandere il campo di battaglia sul fronte meridionale per aprire il cappio attorno ai miliziani filo iraniani ad al-Lajma e nella vicina catena montuosa.
Questa mattina la milizia ribelle ha lanciato un violento attacco, che è stato respinto dalle forze dell’esercito nazionale yemenita e della resistenza, che hanno conquistato parti di Jabal Al-Lajma.
Una fonte militare ha anche riferito che il bombardamento dei caccia della Coalizione è riuscito a distruggere 4 equipaggi, un mezzo di trasporto per il personale e munizioni nella linea che collega lo strategico campo di Um Reesh nel distretto di Juba, in un momento in cui le forze legittime stanno premendo per conquistare quel campo.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.
