Home Toscana Regione Toscana Regione Toscana istituirà Osservatorio sul caro energia

Regione Toscana istituirà Osservatorio sul caro energia

601
Energia, gas, luce


Download PDF

Lo annunciano gli assessori all’economia Marras e alla transizione ecologia Monni

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Schizza in alto il prezzo dell’energia, con aziende di diversi settori preoccupate dalle conseguenze e il rischio che i rincari possano frenare la ripresa e il PIL che era tornato a crescere.

La Giunta toscana ha deciso così di dar vita ad un osservatorio, per monitorare la situazione ed offrire, con il supporto di IRPET, l’Istituto regionale per la programmazione economica, i dati necessari per disegnare politiche dedicate.

Un occhio alla tenuta dell’economia – e i prezzi finali per le famiglie – e l’altro sulle emissioni in atmosfera e la transizione ecologica verso fonti rinnovabili.

Commenta l’Assessore allo sviluppo economico della Toscana, Leonardo Marras:

L’aumento del costo dell’energia sta diventando un problema sempre più grande per le imprese toscane. Siamo in costante dialogo con i settori più esposti, ma la situazione rischia di mettere in ginocchio il sistema economico nel suo complesso.

Dobbiamo anzitutto avere dati chiari e certi su chi consuma cosa e quanto. E lo faremo, già dai prossimi mesi, grazie all’aiuto di IRPET.

Ma i dati raccolti serviranno anche a gettare uno sguardo verso il futuro.

Spiega l’Assessore all’ambiente e alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile, Monia Monni:

Vogliamo capire cosa potrà cambiare variando l’attuale ricetta energetica attuale. In questo modo potremo simulare gli scenari connessi alle ricadute della transizione energetica: un aiuto nella programmazione futura.

Con approfondimenti, magari, per tipologia di impresa.

Dall’industria del vetro alla carta, dalla chimica alla siderurgia numerose sono le incertezze per il futuro, su una partita che si gioca essenzialmente sui tavoli internazionali dove tensioni geopolitiche – ma anche squilibri tra domanda ed offerta o fattori legati ad una transizione energetica già in atto, maggiori tasse sulle fonti fossili e limiti produttivi delle rinnovabili – hanno fatto impennare i costi. Del gas, ad esempio. Un quadro complesso e in evoluzione.

Già alla vigilia di Natale il Presidente della Toscana Eugenio Giani aveva scritto una lettera al Ministro dello sviluppo economico Giorgetti.

Il Presidente, riferendosi in particolare alle vetrerie, aveva lanciato l’allarme:

Alcune aziende sono già di fronte alla scelta di dover spegnere i forni e mandare in cassa integrazione i propri dipendenti, con alte probabilità di non poter ripartire.

Altre non sono neanche in condizione di spegnere temporaneamente i forni, se non al prezzo di danneggiarli irrimediabilmente.

In Germania e Francia, ricordava Giani, lo Stato sta già intervenendo a sostegno: bene dunque sarebbe che anche l’Italia facesse altrettanto.

Scrive sempre Giani:

La nuova disciplina europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima prevede la possibilità di concedere sgravi alle industrie energivore esposte alla concorrenza extra-UE.