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Yemen: ecco come al-Qaeda ha aiutato gli Houthi

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Il gruppo terrorista ha contribuito a rafforzare le fila dell’organizzazione filo iraniana con decine di combattenti

Alla luce della forte carenza di uomini nelle file delle milizie Houthi dall’inizio del colpo di stato contro il governo legittimo in Yemen del 2014, la milizia filo iraniana è ricorsa a diversi espedienti per compensare la mancanza di miliziani da inviare al fronte.

Uno di questi è stato il rilascio dei detenuti, anche terroristi jihadisti sunniti, per rimediare al deficit di risorse umane soprattutto dopo il rifiuto dei giovani di andare al fronte.

Un Centro di studi yemenita ha rivelato che la milizia Houthi ha rilasciato circa il 70% dei membri di al-Qaeda che erano detenuti nelle carceri governative, dopo il colpo di stato contro l’autorità legittima a Sana’a.

Questa decisione ha contribuito a rafforzare i ranghi dell’organizzazione sciita con decine di terroristi rilasciati, che le hanno permesso di superare la crisi di reclutamento.

Un rapporto pubblicato dal Centro di studi strategici di Sana’a giovedì 23 dicembre cita una fonte vicina ad al-Qaeda secondo cui sono in corso colloqui per rilasciare i rimanenti detenuti jihadisti, dopo che la maggior parte dei membri senior dell’organizzazione è stata rilasciata.

Più di 400 membri di al-Qaeda erano in prigione dopo l’occupazione della capitale Sana’a da parte degli Houthi. La milizia filo iraniana ha sviluppato un approccio di astensione da qualsiasi impegno relativo alla lotta al terrorismo.

Dal canto suo, al-Qaeda ha fermato le incursioni nelle carceri per liberare i suoi membri, dopo aver trovato una risposta positiva dagli Houthi e ha chiesto il rilascio di più di 20 membri in cambio di un prigioniero Houthi appartenente a un’importante famiglia hashemita.

Gli Houthi hanno quindi liberato diversi membri di al-Qaeda, comprese figure di spicco, in cambio del rilascio di Abd al-Salam al-Durani, lo zio del leader Houthi Muhammad al-Bakhiti.

D’altra parte, l’organizzazione jihadista sunnita ha liberato decine di suoi membri, tra cui il figlio di Alawi al-Barakani, quest’ultimo conosciuto come Abu Malik al-Lodari, una figura ben nota nell’organizzazione in Afghanistan durante il dominio dei talebani.

Il rapporto considera il rilascio dei detenuti di al-Qaeda come un duro colpo agli sforzi internazionali per combattere il terrorismo e rappresenta una minaccia per la vita degli individui nelle aree in cui sono attivi l’organizzazione e altri gruppi terroristici e anche un altro ostacolo agli sforzi per porre fine alla guerra e trovare una soluzione di pace duratura.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.