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‘Natale in casa Cupiello’ spettacolo per attore cum figuris

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'Natale in casa Cupiello' - Ph Sabrina Cirillo


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In scena dal 23 dicembre al Teatro Trianon, al Teatro Nuovo e al Teatro Area Nord di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Sarà un originale omaggio all’opera di Eduardo, in occasione dei 90 anni dal suo debutto avvenuto il 25 dicembre 1931, progetto nato da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, per la regia di Lello Serao, in scena nei tre teatri partenopei durante le festività natalizie.
Prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno5, sostenuto dalla Fondazione Eduardo De Filippo, lo spettacolo andrà in scena giovedì 23 dicembre 2021, la prima, al Teatro Trianon Viviani, il 28, 29 e 30 dicembre 2021 al Teatro Nuovo, e il 4, 5, 7, 8 e 9 gennaio 2022 al Teatro Area Nord.

La sala di Piscinola, vera e propria officina produttiva, è il luogo che ha visto nascere e crescere lo spettacolo. Una messinscena non convenzionale che vede un unico attore interagire con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario autore dell’intera scenografia e animati da un gruppo di manovratori costituito ad hoc per il progetto e coordinato da Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio, svoltosi con il sostegno della Fondazione Campania dei Festival nell’ambito della rassegna ‘Quartieri di Vita 2020’.

Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come ‘Tommasino’ che, dopo aver detto il fatidico ‘sì’ a suo padre, rivive e fa rivivere quel ‘Natale’ che ci accompagna da 90 anni.

Eccolo, allora, farsi interprete a suo modo di una tradizione, testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte.

Per farlo e rendere ripetibile il rito, si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il presepe e i suoi pastori.

Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del presepe.

Così in una nota del regista:

Il presepe è l’orizzonte in cui si muove tutta ‘opera, sia in senso reale che metaforico.

È l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in un’umanità rinnovata e senza conflitti, ma anche la rappresentazione della nascita e della morte.

È il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, la miscela tra passato e presente, un’iconografia consolidata e, al tempo stesso, da destrutturare di continuo.

Il presepe si rinnova ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere o non piacere.

Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo spettacolo per attore cum figuris
23 dicembre ore 21:00 al Teatro Trianon
28 e 30 dicembre ore 20:00, 29 dicembre ore 18:00 al Teatro Nuovo
4, 5, e 7 gennaio 2022 ore 20.00 al Teatro Area Nord
8 e 9 gennaio 2022 ore 18:00 Teatro Area Nord

Info:
Teatro Trianon 081-2258285
Teatro Nuovo Napoli 081-4976267
Teatro Area Nord 081-5851096

Natale in casa Cupiello
di Eduardo De Filippo
spettacolo per attore cum figuris
durata 95′ più intervallo

ideazione Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia

un progetto a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli
con il sostegno della Fondazione De Filippo
per i 90 anni di Natale in casa Cupiello

con Luca Saccoia

regia Lello Serao

spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario

manovratori
Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara
Oussama Lardjani, Irene Vecchia

formazione e coordinamento manovratori Irene Vecchia
luci Luigi Biondi e Giuseppe Di Lorenzo, datore luci Paco Summonte
costumi Federica del Gaudio, musiche originali Luca Toller
assistente alla regia Emanuele Sacchetti
realizzazione scene Ivan Gordiano Borrelli
fonica Mattia Santangelo
progetto grafico Salvatore Fiore
documentazione video Francesco Mucci
direttore di produzione Hilenia De Falco

Natale in casa Cupiello, prodotto da Teatri Associati di Napoli e fedele al testo di Eduardo, nasce come un’installazione teatrale ‘viva’ per un attore cum figuris. L’ambientazione è quella di un grande presepe in cui si muovono l’attore e le figure animate, che lui stesso manovra. Qui Tommasino viene raffigurato come simbolo di un cambiamento, pensando che il suo fatidico ‘sì’ alla famosa domanda paterna sul presepe, non sia solo un modo di accontentare il padre morente ma l’inizio di un nuovo percorso.

Note di regia
Il progetto nasce da un’idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario.

Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere.

È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, ‘Nennillo’, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico ‘sì’ sul letto di morte del padre?

A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel ‘sì’ convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.

Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte.

Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori.

Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.
Lello Serao

Foto Sabrina Cirillo