Gli Houthi avevano chiesto di poterlo evacuare verso Teheran perché malato di Covid-19 ma potrebbe essere stato ferito in un raid aereo
Ieri 18 dicembre, l’Ambasciatore iraniano a Sana’a, controllata dai ribelli Houthi finanziati dal regime di Teheran, Hasan Erlo, ha lasciato la capitale yemenita a bordo di un aereo iracheno.
I ribelli Houthi avevano chiesto alle autorità saudita di poterlo trasferire a Teheran, in quanto affetto da Covid-19 e bisognoso di cure, che non può ricevere nella città da loro occupata nel 2014 con un golpe contro il Governo legittimo yemenita.
Il Ministero degli Esteri iraniano ha affermato che il suo Ambasciatore presso gli Houthi aveva bisogno di cure fuori dallo Yemen perché malato di Coronavirus. Saeed Khatibzadeh, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, ha annunciato la partenza di Erlo, inviato in città dal regime di Teheran per governare le zone controllate dai ribelli dello Yemen per loro conto. Erlo è partito dall’aeroporto internazionale di Sana’a su un aereo delle forze di mobilitazione popolare irachene.
Il quotidiano statunitense, “The Wall Street Journal” ha confermato, l’esistenza di una trattativa tra il diplomatico iraniano e la milizia, per una sua evacuazione. Secondo alcune speculazioni potrebbe essere invece stato ferito in un raid aereo, ma gli Houthi hanno sostenuto che era stato contagiato dal Coronavirus.
Nell’ottobre 2020, l’Iran ha annunciato l’arrivo del suo Ambasciatore presso gli Houthi a Sana’a, senza chiarire la data della sua effettiva venuta o come ciò sia accaduto, sapendo che l’aeroporto della capitale yemenita era chiuso ai voli.
Gli Stati Uniti, in precedenza, avevano inserito Erlo, ufficiale della Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane, nell’elenco delle persone sottoposte a sanzioni.
Autore Redazione Arabia Felix
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