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Yemen: bambini morti di freddo nei campi profughi di Marib

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Con l’arrivo dell’inverno morti bambini i cui corpi piccoli non potevano sopportare le conseguenze dello sfollamento

Il problema della morte al freddo nei campi per profughi nel Governatorato di Marib, nel nord-est dello Yemen, è diventato una tragica realtà, a causa dell’arrivo dell’inverno.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Unità esecutiva per la gestione dei campi per sfollati interni a Marib, questo disastro ha esacerbato le sofferenze dei profughi e ha portato alla morte di minori i cui piccoli corpi non potevano sopportare le conseguenze dello sfollamento e dell’inverno.

L’unità governativa ha annunciato la morte di tre bambini nei campi profughi di Marib durante il mese di dicembre, a causa delle basse temperature, dell’arrivo dell’inverno e delle cattive condizioni di vita dei profughi, in un momento in cui le ondate di sfollamento continuano verso i quartieri della città e la valle.

Il rapporto ha anche monitorato 12.602 malati in cui il freddo ha aggravato la situazione durante i mesi di novembre e la prima metà di dicembre nei campi profughi della zona.

Il rapporto ha sottolineato che il fenomeno della morte per freddo nei campi profughi di Marib è dovuto a una serie di motivi, primo fra tutti lo spostamento forzato e improvviso delle famiglie sfollate, poiché queste migrano con tende di scarsa qualità e sono prive di indumenti o materiali per il riscaldamento.

I campi di nuova costituzione sono i più vulnerabili a tali disastri naturali, che, giorno dopo giorno, aumentano la sofferenza dei senzatetto.

Il governatorato di Marib ospita oltre il 60% del numero totale di profughi dello Yemen in fuga dalle milizie Houthi e il numero di sfollati supera i 4 milioni, secondo i rapporti sui diritti umani.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.