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Algeria: esercito apre il fuoco su sahrawi a Tindouf, un morto

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Campi Tinduf


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Nel corso di una perquisizione un secondo civile sahrawi è rimasto ferito

L’esercito algerino ha sparato su un gruppo di civili sahrawi, che svolgono l’attività di ricercatori d’oro, che vivevano nei campi di Tindouf, nel sud dell’Algeria.

Secondo quanto riportano i media locali, il conflitto ha ha provocato la morte di Aabidat Oueld bellal. Un altro civile sahrawi, Falli Oueld Berka, risulta essere rimasto ferito da colpi d’arma da fuoco.

Testimoni riferiscono che l’esercito algerino ha sparato senza alcun preavviso. Questo è l’ultimo di una lunga serie di atti simili avvenuti nella regione e il secondo nel suo genere ai danni dei sahrawi.

In meno di una settimana, l’esercito algerino ha quindi ucciso tre sahrawi e ne ha ferito un quarto. Un giovane è stato ucciso giovedì 26 novembre dai soldati algerini nel campo di Dakhla a sud di Tindouf.

I residenti del campo, hanno riportato che i soldati algerini hanno preso d’assalto una manifestazione per effettuare degli arresti e hanno colpito al petto un giovane adolescente mentre un uomo è stato colpito a colpi di arma da fuoco e ricoverato in ospedale.

L’esercito algerino prende di mira qualsiasi individuo presumibilmente coinvolto in attività che minano la sicurezza. Svolge regolarmente operazioni a Tindouf contro persone sospettati di attivismo o sedizione; una pratica denunciata da diverse organizzazioni internazionali.

Nei giorni scorsi si sono moltiplicati i messaggi di denuncia del duplice omicidio dell’esercito algerino a Tindouf con l’hashtag su Twitter #Algeria_kills_Sahraouis # الجزائر_تقتل_الصحراويين.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.