Cerimonia di Consegna dell’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’ a Daniele Morandi Bonacossi
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Turismo Archeologico Subacqueo è l’argomento centrale della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (SA).
Sul tema si è infatti svolta, ieri pomeriggio 26 novembre, la Prima Conferenza Mediterranea, con l’obiettivo di presentare al Consiglio d’Europa la candidatura per un nuovo Itinerario Culturale Europeo ‘Mediterranean Underwater Cultural Heritage’, proprio in occasione del Ventesimo Anniversario della Convenzione UNESCO sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo.
La proposta mette in rete i siti archeologici subacquei di Baia Sommersa nei Campi Flegrei e Parco Sommerso di Gaiola, Campania; Isole Egadi, Pantelleria, Plemmirio e Ustica, Sicilia; Egnazia, Isole Tremiti, San Pietro in Bevagna, Puglia; Capo Rizzuto, Calabria; Pavlopetri e Peristera, Grecia; Alessandria d’Egitto, Egitto; Cesarea Marittima, Israele; Kizlan, Turchia.
Ha introdotto i lavori il Direttore della BMTA Ugo Picarelli, che si è soffermato sull’idea di approfondire, nel corso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, anche il tema dei reperti archeologici sepolti in fondo al mare e renderlo centrale con un progetto che ha mosso i primi passi nella collaborazione col compianto archeologo e primo Soprintendente del Mare della Regione Siciliana Sebastiano Tusa.
La Conferenza si è aperta, infatti, con il Premio intitolato a Tusa e conferito a Donatella Bianchi, giornalista Rai, conduttrice di Linea Blu e Presidente WWF Italia, per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione.
Il riconoscimento è stato consegnato dalla consorte Valeria Patrizia Li Vigni e dal Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci.
Nel ricevere il premio, Donatella Bianchi ha ricordato:
Questa nostra Italia, così piccola, ma incredibilmente ricca, merita che tutti ci facciamo carico della sua rinascita, guardando oltre il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per una vera e concreta valorizzazione di tutti i suoi Beni.
Dopo il saluto di Gianfranco Gazzetti, Direttore Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, ha coordinato la Conferenza l’archeologo Luigi Fozzati.
Il Presidente Onorario della BMTA Mounir Bouchenaki ha presentato un excursus sulle diverse convenzioni dell’UNESCO, per arrivare a quella del 2001 sul Patrimonio Subacqueo, molto contrastata dai grandi Paesi marittimi e dai Ministeri della Difesa.
All’appuntamento sono intervenuti:
Alfonso Andria Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, che ha messo l’accento sull’esistenza a Paestum della Tomba del Tuffatore, simbolicamente vicina al tema;
Maurizio Di Stefano Presidente ICOMOS Italia, che ha sottolineato la necessità di migliorare la formazione delle competenze nel settore subacqueo delle imprese culturali;
Barbara Davidde Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Subacqueo; Maguelonne Déjeant-Pons Segretario Esecutivo della Convenzione del Paesaggio nel Consiglio d’Europa;
Ulrike Guérin, in rappresentanza dell’UNESCO per la Convenzione del 2001, che ha testimoniato l’interesse dell’UNESCO verso i nuovi itinerari e la ricerca del patrimonio che giace sui fondali marini, perché non cercarlo non equivale a proteggerlo, ma a perderlo.
È intervenuto, con un contributo video, anche Louis Godart, Accademico dei Lincei e Componente del Consiglio scientifico della ‘Maison de l’histoire européenne’ del Parlamento Europeo, che ha ribadito l’importanza di creare grandi itinerari archeologici sotto l’’egida dell’Europa e ha rimarcato la centralità dell’opera del Direttore Ugo Picarelli e della sua BMTA in questa disciplina relativamente nuova.
Nel corso dell’appuntamento sono stati illustrati i quattro siti italiani di archeologia subacquea. Per la Campania Fabio Pagano Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e Paolo Giulierini Direttore del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli hanno parlato dell’importanza dei reperti che si trovano in fondo al mare e della necessità di rendere questo patrimonio fruibile anche per chi non sa effettuare immersioni.
Ha spiegato Pagano:
Il Parco sommerso di Baia è uno dei luoghi più iconici dei Campi Flegrei.
Il nostro obiettivo è portare l’eredità antica nel contemporaneo per raccontare storie antiche guardando al futuro.
Giulierini ha invece annunciato che al MANN di Napoli, sulla falsariga della mostra ‘Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo’, voluta da Sebastiano Tusa, sarà allestita una sezione permanente che ruoterà intorno all’importanza del Mar Mediterraneo.
Seguendo questa sottile linea azzurra, inoltre, si pensa di
istituire un centro di ricerca e documentazione.
Sulla fruizione del patrimonio archeologico subacqueo si sono soffermati anche Vincenzo Maione Direttore Centro Sub Campi Flegrei e Maurizio Simeone Direttore AMP Parco Sommerso di Gaiola. I 25 itinerari archeologici siciliani, tracciati seguendo un progetto di Sebastiano Susa, sono stati illustrati da Valeria Patrizi Li Vigni Soprintendente del Mare della Regione Siciliana, a cui si è abbinato l’intervento dell’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà.
L’appuntamento ha visto, inoltre, gli interventi di Fabio Bruno Associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria, che ha parlato del Progetto BlueMed per la valorizzazione del patrimonio sommerso di Capo Rizzuto, Calabria; di Gianpaolo Colucci Presidente Associazione L’Anfora e Adelmo Sorci Responsabile Laboratorio del Mare Marlintremiti, che si sono soffermati sui siti pugliesi di archeologia subacquea.
Presente anche Aikaterini Dellaporta Direttore Eforato delle Antichità Subacquee greche, che ha illustrato la bellezza e la fruibilità dei siti sommersi di Pavlopetri e Peristera.
Filiera istituzionale e sinergia pubblico/privato per un turismo enogastronomico all’insegna della Dieta Mediterranea: l’Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania Felice Casucci e il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino hanno stipulato alla BMTA un accordo di collaborazione che prevede la valorizzazione del turismo legato all’enogastronomia e alla Dieta Mediterranea.
Una strategia che si svilupperà con una serie di azioni volte a premiare e ottimizzare le tipicità, favorendo la Rete del Gusto lanciata dall’Ente Parco e a cui hanno aderito ben 60 ristoratori dell’area impegnatesi a utilizzare nella propria offerta esclusivamente i prodotti del territorio. Nei prossimi giorni ci sarà poi la firma ufficiale dell’accordo.
Per non dimenticare chi si è sacrificato per il bene materiale dell’umanità intera:
così Ugo Picarelli Fondatore e Direttore della BMTA ha introdotto la Cerimonia di Consegna dell’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’ intitolato all’Archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale.
A ricevere il Premio per la scoperta archeologica riferita all’anno 2019 e vincitrice della 6ª edizione, ma non conferita a causa del lockdown, Daniele Morandi Bonacossi Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno e Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico dell’Università di Udine, per la scoperta in Iraq, nel Kurdistan presso il sito di Faida a 50 km da Mosul, di dieci rilievi rupestri assiri, gli dèi dell’Antica Mesopotamia.
Ha detto Morandi Bonacossi:
Lo scavo archeologico non è più un palcoscenico per solisti ma per un grande coro.
Dietro ogni grande scoperta non c’è una sola persona ma è un successo di squadra. Questo Premio ha un grande valore soprattutto per tutta la grande equipe con cui lavoro.
Avevo conosciuto Khaled al-Asaad a Palmira quando ero un giovane studente e sono onorato di ricevere un riconoscimento che ne ricorda il grande sacrificio e il grande impegno per un sito di grande importanza simbolica come Palmira, crogiolo di culture diverse.
La 7ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’ è stato assegnata alla scoperta di
centinaia di sarcofagi nella necropoli di Saqqara in Egitto.
Unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio, il premio annuale viene assegnato in collaborazione con Archeo e le testate archeologiche internazionali media partner della Borsa: Antike Welt, Germania, AiD Archäologie in Deutschland, Germania, Archéologia, Francia, as. Archäologie der Schweiz, Svizzera, Current Archaeology, Regno Unito, Dossiers d’Archéologie, Francia.
Alla cerimonia, coordinata da Andreas M. Steiner Direttore Responsabile Archeo, sono intervenuti Mounir Bouchenaki Presidente Onorario della BMTA, Sua Altezza Reale Dana Firas Presidente Petra National Trust, Paolo Matthiae Professore Emerito Sapienza Università di Roma e Accademico dei Lincei, Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira.
È stato affidato alla voce di Roberta Salvatori della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il saluto del Ministro Luigi Di Maio che ha scritto:
Costituisce una consolidata e qualificata presenza nel panorama degli eventi intesi a promuovere un turismo di qualità e a diffondere la conoscenza della storia e del patrimonio culturale italiano e internazionale.
Nella sua ultraventennale attività, la Borsa Mediterranea del Turismo archeologico si è affermata non solo come manifestazione di riferimento per il turismo culturale, ma anche come appuntamento importante per Università, istituti di ricerca, operatori culturali: un’apprezzata opportunità di incontro per gli addetti ai lavori e di visibilità per il grande pubblico, con l’obiettivo di promuovere la cultura e diffondere lo studio e la conoscenza reciproca dei patrimoni culturali dei Paesi partner.
La promozione della cultura è una delle priorità della politica estera italiana. Nella cultura, infatti, ritroviamo non soltanto un valore identitario, ma anche una risorsa capace di contribuire, in una logica di sistema, allo sviluppo economico-sociale di ciascun Paese.
Siamo pertanto orgogliosi dell’assegnazione dell’International Archaeological Discovery Award, significativamente intitolato all’archeologo Khaled Al Asaad, al Prof. Daniele Morandi Bonacossi per la scoperta di dieci rilievi rupestri assiri raffiguranti gli dèi dell’Antica Mesopotamia.
Da anni il MAECI sostiene finanziariamente la Missione del Prof. Morandi Bonacossi ‘Terra di Ninive’ in Iraq, nell’ambito di una più ampia azione di sostegno all’archeologia italiana fuori dai confini nazionali.
Negli ultimi 10 anni siamo passati da 154 Missioni sostenute nel 2011 a 210 missioni nel 2021 attive in tutti i continenti, per contributi pari quasi a 2,2 milioni di euro. Quasi la metà di queste Missioni (98) si concentrano nel Mediterraneo e Medio oriente, e ben 11 sono attive in Iraq.
L’attività degli archeologi e dei restauratori italiani, oltre a ricevere l’indiscusso apprezzamento dei governi e delle comunità ospitanti, è per noi un fondamentale strumento di cooperazione e di dialogo, che ci consente di rafforzare le relazioni con gli altri Stati anche grazie alle iniziative di formazione e al trasferimento di tecnologie e conoscenze in settori, quali archeologia, restauro, tutela del patrimonio, in cui l’Italia è leader mondiale.
Voglio congratularmi, quindi, con il Prof. Morandi Bonacossi per i proficui risultati dell’impegno suo e dei suoi collaboratori nell’incessante opera di ricerca e messa in luce delle testimonianze di un passato che fonda il presente e illumina la via verso il futuro.
La BMTA è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum e Parco Archeologico di Paestum e Velia ed è ideata e organizzata dalla Leader srl.
100 tra conferenze e incontri in 5 sale in contemporanea, 400 tra moderatori e relatori, 150 espositori, ben 18 Regioni, il Ministero della Cultura con 500 mq e i prestigiosi Parchi e Musei autonomi, da 15 Paesi, 35 buyer tra europei e nazionali.
Questi i numeri della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, fino a domenica 28 novembre a Paestum, nella location definitiva del Tabacchificio Cafasso.
Per l’accesso al Tabacchificio è richiesto il Green Pass, che certifica la guarigione, la vaccinazione o un tampone effettuato nelle ultime 48 ore, il controllo della temperatura e l’utilizzo della mascherina.
Coloro che provengono da Paesi Extra UE dovranno presentare un certificato di vaccinazione in lingua inglese, che confermi l’effettuazione e il tipo di vaccino approvato da EMA.
Per i visitatori della BMTA all’esterno del Tabacchificio è stato allestito un servizio di test rapidi antigenici al costo di euro €5,00 grazie ai Centri Verrengia, partner sanitario della BMTA.