Home Territorio Malammò inaugura la II parte di OffScena, IV edizione

Malammò inaugura la II parte di OffScena, IV edizione

1168
Malammò


Download PDF

Ad Angri il 15 settembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 15 settembre ad Angri (SA) avrà luogo la quarta edizione della seconda parte della rassegna teatrale‘ OffScena ospitata dall’associazione ‘L’Officina delle Idee’, Corso Italia 18, Angri (SA), ed organizzata da ‘Sub Eventi Pompei’, per la direzione artistica di Adelaide Oliano. Si parte giovedì 15 settembre ore 20:30 con Malammò prodotta dal Te.Co Teatro di contrabbando di Fuorigrotta. Malammò scritta da Valerio Bruner con Chiara Vitiello e diretta da Luigi Credendino.

“Malammò, o della Madonna puttana” è la storia, o meglio la confessione, di una donna.
A partire dal suo nome, che rimanda alla natura umana deformata, viscerale e perciò stupendamente vera, lo spettacolo vuole raccontare, in maniera cruda e diretta, la vita di una prostituta, in cui si intrecciano sacro e profano, anelito di redenzione e bisogno di condanna.

Malammò è una donna come tante, eppure dalle sue parole, dal suo delirio, la sua figura si carica di significati salvifici, assumendo i contorni della Maria Maddalena dei Vangeli, purificata da ogni componente di santità e vista nella sua crudezza destabilizzante. Dall’infanzia negata all’infatuazione per Giovanni, il prediletto del Cristo e simbolo di una purezza che non le apparterrà mai, passando per l’incontro con il figlio di Dio, un momento di distruzione e di creazione, di morte e di rinascita, in cui urgente e pregnante è il bisogno per un amore che non troverà mai soddisfazione, di una sete che non si appagherà mai. Per arrivare infine alla morte dell’Uomo e alla condanna, o alla benedizione, che vede la donna vagare per un deserto, dimensione reale e spirituale, dove le lacrime si asciugano prima di toccare terra, per narrare, di nuovo e sempre, la sua storia. A chiunque la voglia ascoltare.

Simbolo per eccellenza è l’acqua, metafora di una purificazione che non è solo spirituale, ma fisica: l’elemento rappresenta, infatti, un filo conduttore che lega l’una all’altra la dannazione e la redenzione di una donna che è sì la Maddalena dei Vangeli ma, per estensione, ogni donna costretta nella gabbia un’esistenza misera e dimenticata.
E come questo personaggio, anche l’acqua evolve durante la narrazione: da simbolo di passione terrena e viscerale a simbolo di una passione tutta spirituale volta a una nuova e più consapevole esistenza.

Tratto distintivo dello spettacolo è la scelta del linguaggio, il napoletano di una Napoli lontana nel tempo eppure fortemente attuale, fatta di “vasci” e “fondaci”, grotte buie e candele morenti, dove la lingua non ha nulla di poetico né di oleografico, ma è dura, cruda e inquietante.
Una scelta che vuole sottolineare quella devozione e religiosità di un popolo i cui tratti, allo stesso modo della lingua, non hanno nulla di poetico o consolatorio, ma sono invece carne e sangue, terribili e inquietanti, dalla cui magnifica mescolanza emerge un quadro dalle tinte scure, profonde, in cui è possibile cogliere ogni minima sfumatura, ogni singola variante di significato tra la fantasia e la realtà.
Valerio Bruner

Note di regia
Stracci di umanità che piovono dal cielo in un deserto di miseria pietosa. Una donna trova il coraggio nella disperazione, per sopravvivere alla solitudine, al vuoto. Affamata di carne e di piacere non fa altro che dirigersi verso una più accecante solitudine, assoluta e incolmabile.
Poi una luce a renderle grazia. Gli occhi di un uomo più solo di lei, il figlio di Dio, che porta riflesso nello sguardo un solo sentimento, la pietà. Scaraventata nel bagliore di questa luce si ritrova a farne parte, ad accettare l’orribile sorte di appartenere a tutti. Alla fine di un viaggio passionale, abbandonata da chi l’ha salvata, per volere divino, si ritrova sola. Salvata, ma non dal peccato, non dalla condanna, non dalla morte, ma dalla felicità.
Luigi Credendino

Costo biglietto: € 8
Info e prenotazioni  3288775898
www.facebook.com/offScena/

Print Friendly, PDF & Email