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Gli spettacoli del Teatro TRAM da dicembre 2021 a febbraio 2022

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In calendario tanta arte ma anche storia con un occhio ai grandi classici

Riceviamo e pubblichiamo.

Manca ancora un appuntamento, ‘A lo stesso punto’, dal 25 al 28 novembre, per chiudere la prima ‘tranche’ di spettacoli che il Teatro TRAM di Napoli ha presentato a settembre, secondo la filosofia di ‘un passo alla volta’.

È ora, però, di passare a una seconda parte di programmazione che inizierà a dicembre e andrà avanti fino a febbraio. Tante le novità in arrivo, tra cui lo spettacolo di Natale, così come i ritorni dei ‘cult’ della piccola sala di via Port’Alba.

Un fil rouge lega i titoli che saranno in scena per i prossimi tre mesi, tutti all’insegna della riscrittura dei classici e dell’arte. Proprio di arte parlano i primi due appuntamenti di dicembre: dal 2 al 5 dicembre debutterà al TRAM ‘Nella bottega di Caravaggio’ di e con Peppe Celentano e Gabriella Cerino, un percorso negli anni napoletani del grande pittore; subito dopo, dall’8 al 12 dicembre, tornerà sul palco uno spettacolo che ha sempre raccolto un grande successo di pubblico: ‘Frida Kahlo’ di Mirko Di Martino, con Titti Nuzzolese e Peppe Romano, entrambi appartengono al ciclo-rassegna ‘Vissidarte’ che la sala partenopea ha lanciato già da qualche anno.

A Natale è tempo di tradizione: miti e leggende ispirati alle storie di Napoli raccontate da Matilde Serao saranno protagonisti con il nuovo spettacolo ”A puteca d’e suonne perdute’ con la regia di Diego Sommaripa. In calendario dal 18 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, personaggi come il Principe di Sansevero, Colapesce, Maria la Rossa (la strega di Portalba), il Munaciello, ed altri ancora, emergono dal passato e diventano creature del presente.

Il nuovo anno comincerà con ‘Gaetano. Favola anarchica’, dal 13 al 16 gennaio, uno spettacolo intenso, un monologo dedicato alla figura di Gaetano Bresci, l’anarchico che uccise il re Umberto I nel 1900. Testo e regia di Riccardo Pisani, in scena Nello Provenzano.

La seconda parte della stagione si chiuderà con due spettacoli molto attesi, due interpretazioni moderne di due grandi tragedie. Il primo appuntamento, dal 20 al 30 gennaio, sarà con ‘Nozze di sangue’ di Federico García Lorca con la regia di Gianmarco Cesario, uno spettacolo che ha debuttato in estate sulla terrazza di Castel dell’Ovo raccogliendo grande consenso di pubblico.

Infine, il 3 febbraio, in scena fino al 13, debutterà finalmente al TRAM, dopo più di un rinvio causato dalla pandemia e dalla lunga chiusura dei teatri, ‘Amleto. O il gioco del suo teatro’ con la regia di Giovanni Meola, una versione del capolavoro di Shakespeare con un occhio inedito alla parte femminile dell’opera.

Programma

Dal 2 al 5 dicembre 2021
‘Nella bottega di Caravaggio’
di Peppe Celentano e Raffaele Messina
dall’omonimo racconto di Raffaele Messina, Colonnese Editore
con Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Gennaro Monti, Danilo Rovani, Sonia De Rosa, Enrico Disegni, Roberta Lista
selezione musiche MdS
costumi Gabriella Cerino
luci e fonica Vittorio Adinolfi
regia di Peppe Celentano

Napoli, 1607. Minichiello fa da garzone nella bottega di Caravaggio, impegnato a raffigurare le Sette opere di Misericordia. Il ragazzino s’incanta a guardare il maestro che, come un mago, prepara i colori con i materiali più strani, e sogna di rubargli presto il mestiere. Ma tra quelle tele prende corpo anche una tragedia. La messa in scena immagina l’’interiorità del grande pittore, osservandolo attraverso gli occhi di un giovane da lui preso a bottega. La figura di Michelangelo Merisi ha sempre esercitato un grande fascino su studiosi, scrittori e semplici appassionati di pittura probabilmente a causa dell’esplosivo mix tra un talento inarrivabile, un carattere difficile e una vita piena di episodi rocamboleschi. L’obiettivo principale di questa messa in scena è di dare vita a una storia verosimile e suggestiva.

Dall’8 al 12 dicembre 2021
‘Frida Kahlo’
con Titti Nuzzolese e Peppe Romano
scritto e diretto da Mirko Di Martino
produzione Teatro dell’Osso

Frida Kahlo, una volta, dichiarò: «Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà». Lo spettacolo parte proprio da qui per raccontare un ritratto privato, autentico e doloroso, di Frida: non la Frida icona dell’arte e della moda, ma la Frida donna, la Frida vera, la Frida messicana della prima metà del secolo. In due anni di repliche sempre sold out, lo spettacolo ha emozionato migliaia di spettatori proponendo una biografia lontana dall’agiografia ricorrente di ‘grande artista sfortunata’, di donna ‘innamorata del suo uomo’. Frida fu molto più di questo e, in un certo senso, molto meno. La drammaturgia, attenta ai documenti e alle testimonianze, mette in evidenza la sua complessa personalità: voleva mostrarsi al pubblico come una donna libera e rivoluzionaria, ma in privato restava ingabbiata nel ruolo della moglie devota che tutto sopporta; voleva essere una pittrice affermata, ma rinunciava a proporre al pubblico le sue opere.

Dal 18 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022
”a puteca d’e suonne perdute’
ispirato a ‘Leggende napoletane’ di Matilde Serao
testi di Diego Sommaripa, Gennaro Esposito, Pasquale Palma, Tommaso Vitiello
con Sergio Di Paola, Vittorio Passaro, Diego Sommaripa
e con Laura Pagliara, dal 18 al 26 dicembre, Diletta Acanfora, dal 27 al 30 dicembre, Nicoletta D’Addio, dal 6 al 9 gennaio
regia di Diego Sommaripa
produzione Resistenza Teatro & Musiciens
con il sostegno di TRAM Teatro

Sogni Perduti. Nel tempo, storie dimenticate, da ritrovare e riportare in vita. Il palcoscenico si trasforma in una bottega d’artigianato, lì dove si restaurano gli oggetti vecchi, a volte abbandonati, a volte preziosi. Ma nel processo di restauro qualcosa si perde: non è l’originale che torna in vita, ma qualcosa di nuovo, un po’ antico e un po’ moderno. Ed è ciò che accade in questo spettacolo: personaggi come il Principe di Sansevero, Colapesce, Maria la Rossa (la strega di Portalba), il Munaciello, ed altri ancora, emergono dal passato di Napoli e diventano creature del presente. I protagonisti della tradizione prendono vita e forma come in un circo, come nella vita, per uno spettacolo che è tutto da scoprire, da ridere, da sognare.

Dal 13 al 16 gennaio 2022
‘Gaetano. Favola Anarchica’
testo e regia di Riccardo Pisani
con Nello Provenzano
musiche di Lenny Pacelli
elementi di scena Francesca Rota
produzione Contestualmente Teatro

Lo spettacolo racconta la storia di Gaetano Bresci, l’anarchico regicida che il 29 luglio 1900 colpì a morte Umberto I, re d’Italia e ne racconta la vita attraverso la scelta di un linguaggio favolistico. La vicenda infatti si intreccia con ‘A toccare il naso del re’, racconto breve di Gianni Rodari, ed è proprio attraverso la dimensione del gioco che Gaetano arriva a determinare la sua crescita umana e politica. Toccare i nasi dei grandi prima, e dei potenti dopo, diventa il “piccolo atto rivoluzionario” attraverso il quale Gaetano, ancora giovanissimo, sente di poter annullare ogni distinzione di classe, in quanto sfiorare la carne altrui sottolinea quanto le differenze tra gli uomini non hanno ragione di esistere. A poco a poco scopriamo che Gaetano è sì un rivoluzionario, ma atipico, e alla ricerca costante di un equilibrio che possa conciliare i ‘dogmi’ politici con la sua straripante passionalità.

Dal 20 al 30 gennaio 2022
‘Nozze di sangue’
di Federico García Lorca
adattamento e regia Gianmarco Cesario
con Pietro Juliano, Guido De Geronimo, Leonardo Di Costanzo, Germana Di marino

danzatrice Adriana Napolitano
coreografie Mario Guadagno
costumi ed ambientazione scenica Melissa Di Vincenzo
musiche Pasquale Ruocco
disegno luci Tommaso Vitiello
assistenti alla regia Tina Ferrante e Carmen Pennacchio

Federico García Lorca ci lasciava il 19 agosto 1936, per mano delle guardie franchiste: un destino scritto, come quello a cui non sfuggono i protagonisti di ‘Bodas de Sangre’, primo capitolo della sua trilogia sull’amore. Dietro un’apparente storia di tradimento e di delitto d’onore, infatti, egli racconta la tragedia dell’impossibilità della società spagnola di sottrarsi a regole che limitavano il vivere liberamente. Una società maschilista che evochi il machismo dei dittatori non poteva non essere interpretata che da uomini, che parlano da uomini, anche se i personaggi sono donne, ad eccezione della Sposa, una falena nera, che vede il suo istinto femminile mortificato ed infine frantumato dalle mani maschili del mondo che la circonda.

Dal 3 al 13 febbraio 2022
‘Amleto O il Gioco del Suo Teatro’
da Shakespeare
progetto, adattamento e regia di Giovanni Meola
drammaturgia collettiva
con Solene Bresciani, Vincenzo Coppola, Sara Missaglia
ass.te alla regia Chiara Vitiello
costumi Marina Mango

Primo progetto shakespeariano di Virus Teatrali, primo incontro con il drammaturgo più totale, rappresentato, affrontato e tradito del mondo. Un lavoro di frammentazione e ricomposizione, di andate e ritorni da e verso il testo. Con tre soli interpreti a svariare lungo tutto l’arco dei personaggi di questa intricata vicenda di tradimenti e rivelazioni al limite del credibile. Se in epoca elisabettiana era vietato alle donne l’andare in scena, ma sulla scia di fior di esempi, Virus Teatrali propone una compagnia a predominanza femminile per ribaltare o shakerare un po’ il gioco scenico plurisecolare che Amleto rappresenta per tutti i teatranti da più di quattro secoli a questa parte.

Biglietti:
intero €13,00
ridotto €10,00 under 26 e over 65
Card 3 spettacoli a scelta: €27,00

Orari spettacoli:
giovedì ore 21:00
venerdì ore 20:00
sabato ore 19:00
domenica ore 18:00

Info e prenotazioni:
cell. 342-1785 930
tel. 081-1875 2126

Foto Amanda Marie Annucci

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