Lo si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita
Il Ministero degli Esteri saudita ha accolto con favore l’inclusione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di tre leader della milizia terrorista Houthi, appoggiata dall’Iran, nell’elenco delle persone sottoposte a sanzioni, a causa della loro diretta minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità nello Yemen.
Lo rende noto un comunicato del Ministero degli Esteri di Riad rilanciato dall’agenzia di stampa saudita “SPA”.
Il Ministero ha espresso la speranza che:
Questo atto contribuisca a porre fine alle attività della milizia Houthi e dei suoi sostenitori. Questa inclusione può contribuire a neutralizzare il pericolo di queste milizie e il rifornimento a tale organizzazione terroristica di missili, droni, armi di e fondi per finanziare il suo sforzo bellico per colpire i civili e le strutture economiche nel Regno, versare il sangue del popolo yemenita e minacciare navigazione internazionale e Paesi limitrofi.
Il Ministero degli Affari Esteri di Riad ha inoltre ribadito il continuo sostegno del Regno allo Yemen e al suo Governo legittimo e tutti gli sforzi internazionali e di sicurezza per raggiungere una soluzione politica globale per porre fine alla crisi yemenita ed alleviare le sofferenze del popolo.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha inserito nella lista nera tre capi Houthi per aver minacciato la pace, la sicurezza e la stabilità nello Yemen, sottoponendoli al congelamento dei beni in tutto il mondo, al divieto di viaggio e all’embargo sulle armi.
Il Regno Unito ha proposto di imporre queste sanzioni a seguito di una serie di continue offensive delle milizie all’Arabia Saudita, oltre al costante attacco degli Houthi a Marib.
I quindici Stati membri del Consiglio hanno deciso, all’unanimità, di imporre sanzioni a Muhammad Abdul Karim Al-Ghamari, il Capo di Stato Maggiore che sta guidando l’attacco Houthi a Marib, Youssef Al-Madani, un capo della milizia Houthi incaricato di avanzare a Marib e Saleh Misfer Saleh Al-Shaer accusato di aiutare le milizie nell’acquisizione di armi tramite il contrabbando.
Autore Redazione Arabia Felix
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