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Archeologia: studente saudita si specializza in Italia

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Ahmed Mohammed Al Hazazi


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Ahmed Mohammed Al Hazazi ha scelto il Dipartimento per gli Studi storici, geografici e antropologici dell’Università di Padova per completare la sua formazione

Gli studenti sauditi che operano nel campo dell’archeologia, in numero crescente da alcuni anni per la scoperta di nuovi siti nel regno arabo, decidono di perfezionare i loro studi in Italia.

Uno di questi è Ahmed Mohammed Al Hazazi il quale ha optato per il Dipartimento per gli Studi storici, geografici e antropologici dell’Università di Padova per completare la sua formazione, che risponde gentilmente alle nostre domande.

Perché hai scelto l’Italia per i tuoi studi universitari? Qual è secondo te il punto in comune più rilevante tra l’Arabia Saudita e la storia antica dell’Italia? E al giorno d’oggi?

Ho scelto di studiare in Italia perché il Belpaese è considerato la gemma dello studio della storia europea, in particolare per la qualità degli specialisti delle epoche Medioevo e Rinascimento, per le quali sono appassionato.

Riguardo ai punti di contatto tra Arabia Saudita ed Italia nell’antichità, entrambi i Paesi rappresentavano dei corridoi commerciali tra i più importanti al mondo.

Italia ed Arabia Saudita hanno anche ospitato i più antichi insediamenti umani, testimoniati dalle decine di monumenti e musei dedicati nei due Paesi a popoli antichissimi.

La provincia di AlUla, in Arabia Saudita, rappresenta un nuovo hub globale per gli studi di archeologia. Potresti spiegare brevemente perché?

La storia di AlUla risale a circa 200mila anni fa. Nella regione di AlUla si trova anche Hegra: un sito archeologico carico della storia del popolo più antico ad aver dimorato nella Penisola Arabica, i Nabatei.

Il sito di Hegra è caratterizzato da uno splendido modello architettonico ancora visitabile ai nostri giorni. Una vera e propria rarità preziosa che attrae gli archeologi di tutto il mondo. Anche coloro i quali sono alla ricerca di nuove scoperte.

AlUla

Antropologicamente parlando, in che modo i cambiamenti sociali di Saudi Vision 2030 stanno impattando sulle società saudite e mediorientali?

Vision 2030 sta già avendo e avrà un’influenza positiva su tutti gli aspetti della vita saudita. Anzitutto sta influenzando positivamente il pensiero, la conoscenza e il sapere, in particolare dei giovani come me. La Vision sta contribuendo con piena efficacia allo sviluppo delle società da tutti i punti di vista.

Il Vertice del G20 è un’Istituzione Internazionale attiva solo dal 1999. Secondo te questa Istituzione internazionale può mirare a caratterizzare e influenzare la storia del XXI secolo?

Il Vertice G20 è un’Istituzione che ha dimostrato in particolare durante la gestione dell’emergenza globale da Covid-19, a Presidenza Saudita, e anche nel recente Summit di Roma, a Presidenza italiana, di essere sempre più in grado di influenzare positivamente l’intera comunità internazionale.

A mio parere il G20 ha e avrà sempre di più la capacità di migliorare il mondo durante questo XXI secolo, soprattutto sotto il profilo della collaborazione internazionale, della solidarietà e della prosperità comune.

AlUla

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.