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I risultati del progetto sperimentale campano Ipercovid

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Plasma dei pazienti guariti riduce mortalità se somministrato nella fase inziale della malattia

Riceviamo e pubblichiamo.

Il plasma convalescente riduce la mortalità del Covid-19 solo se somministrato nella fase iniziale della malattia.

È uno dei primi risultati pubblicato sulle pagine della rivista scientifica internazionale iScience, del progetto pilota Ipercovid, di cui il Centro Regionale di Competenza della Campania in Biotecnologie Industriali BioTekNet è Capofila, in partnership con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Ospedale Cotugno – AO dei Colli, finalizzato a valutare l’efficacia terapeutica delle immunoglobuline iperimmuni altamente purificate contro il virus SARS-CoV2.

La conclusione a cui è giunto il team di ricercatori, coordinato da Giuseppe Matarese, Ordinario della Federico II, è frutto di una meta-analisi, basata su un campione complessivo di 22.591 pazienti, suddivisi in 10 studi clinici randomizzati e 15 studi non randomizzati sul trattamento con il plasma convalescente.

Due gli scenari presi in considerazione: stadio di avanzamento della malattia e titolo anticorpale del plasma donato.

Se fornito nelle prime fasi della malattia, il plasma ha ridotto significativamente la mortalità. Somministrato in condizioni gravi o critiche, invece, non ha inciso in alcun modo. Inoltre, il beneficio sulla mortalità non è aumentato nemmeno con l’uso di plasma con un alto titolo anticorpale rispetto al plasma non selezionato.

Nel dettaglio, il progetto Ipercovid ha coinvolto il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università di Napoli Federico II, il Dipartimento delle Malattie Infettive e delle Urgenze Infettivologiche dell’Ospedale Cotugno – AO dei Colli di Napoli, e il Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali BioTekNet con il supporto del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università della Campania ‘L. Vanvitelli’, del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale dell’AOU Federico II e la partecipazione volontaria del gruppo multinazionale italiano Kedrion Biopharma. I Principal Investigator del progetto, oltre al coordinatore Matarese, sono Antonio Leonardi, Federico II, Chiara Schiraldi, Università Vanvitelli, e Roberto Parrella, Ospedale Cotugno.

Obiettivo finale è la nascita di un farmaco prodotto partendo dagli anticorpi policlonali ricavati dal plasma iperimmune dei soggetti guariti dal Covid-19.

Commenta Amleto D’Agostino, Amministratore Unico di BioTekNet, soggetto capofila del progetto Ipercovid:

La Regione Campania ha mobilitato l’anno scorso alcune tra le migliori realtà campane attive nel campo della ricerca biomedica per rispondere all’emergenza in corso.

Il progetto, avviato in un momento molto delicato, quando ancora i vaccini erano in fase di sviluppo, dimostra il valore aggiunto rappresentato dalla capacità di fare rete tra centri di ricerca, istituzioni, autorità sanitarie e multinazionali del settore farmaceutico.

Insieme per fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.

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